VENEZIA – MESTRE
Domenica, 1 Aprile 2007
Ha patteggiato quattro …
Dolo
Ha patteggiato quattro mesi di reclusione Giuseppe Gambaro, la guardia giurata che tra il settembre del 2000 e il novembre del 2002 ha perseguitato, allestendo finti ordigni incendiari o, comunque, di ridotta potenza, Giuseppe Bartolomeoli, ex direttore della Rolo Banca di Dolo, che nel processo si è costituito parte civile. La sentenza di condanna è stata letta dal giudice del Tribunale di Venezia, sezione distaccata di Dolo, l’altro giorno, e ha posto la parola fine ad una querelle giudiziaria che durava da quasi cinque anni. Giuseppe Bartolomeoli, assistito dall’avvocato Luigino Maria Martellato, aveva citato come responsabili civili anche l’azienda datrice di lavoro della guardia giurata e la Rolo Banca, in quanto committente del servizio di vigilanza. Tutto ha inizio il 30 settembre del 2000, quando l’ex guardia giurata collocò una scatola di cartone davanti all’abitazione di Bartolomeoli e comunicando al 112 la presenza di un ordigno, creando di fatto un falso allarme. Non soddisfatto il 2 ottobre del 2001, sempre Gambaro, mise un altro fagotto incendiario, chiuso in un sacchetto di plastica, nel giardino del direttore dell’istituto di credito e comunicando per telefono, sempre in forma anonima, ai carabinieri della Tenenza di Dolo, al 112 e alla sede della Rolo Banca di Bologna la presenza di una bomba, provocando ancora una volta un ingiustificato allarme. Quattro giorni dopo, invece, si prodigò per incendiare il tronco di un albero di magnolia presente sempre nel giardino del direttore e un mese dopo collocò un altro ordigno esplosivo, consistente in una bottiglia, chiusa con del nastro adesivo, al cui interno c’era una sostanza oleosa. Identificato al termine di complesse indagini da parte dei carabinieri, Giuseppe Gambaro è stato dapprima rinviato a giudizio e alla fine ha deciso di patteggiare, arrivando così alla sentenza di condanna a quattro mesi di reclusione.
Gianluigi Dal Corso