Paese, nove pattuglie per 7mila abitanti e in sei mesi il numero dei furti è crollato


TREVISO

Venerdì, 19 Gennaio 2007

Paese, nove pattuglie per 7mila abitanti e in sei mesi il numero dei furti è crollato

L’ESPERIENZA

C’è chi delle ronde leghiste non sembra averne bisogno. Perchè di contratti con la vigilanza privata ne ha già stipulati in numero sufficiente da garantire, nei primi tre mesi di attivazione del servizio, un calo dei reati pari al 10%. È il caso di Paese, settemila famiglie di cui 400 già associate da giugno 2006 al progetto “Paese sicuro”, che coinvolge nove istituti di vigilanza su tutto il territorio comunale chiamati a controllare per tre volte ogni notte i 36 obiettivi pubblici, oltre ad aziende, negozi e case private. L’idea è del sindaco Valerio Mardegan, della polizia locale, delle forze dell’ordine, con l’approvazione della Prefettura e della Regione.

Proprio per questi passaggi “a sistema”, i costi del servizio sono ridottissimi (in parte coperti dal finanziamento regionale): circa 50 mila euro. Con i quali, dalla partenza del progetto nel giugno 2006 fino a settembre (ultimo dato disponibile), Paese si è garantita un calo dei reati di oltre il 10 per cento rispetto all’anno precedente.

Un progetto sicurezza c’era già prima, ammette Mardegan, ma questo è studiato nel dettaglio, ora per ora, perchè sulla stessa via non si incrocino più vigilantes rendendo inutile il passaggio. Ma perchè tutti questi contratti stipulati dal Comune con 9 aziende di vigilanza (Compiano, Vigile S. Marco, Vigile S. Giorgio, Battistolli, Civis, Mondialpol, Carniel, Vigilanza della Marca, Vigilar Security)? «C’è più concorrenza e i prezzi si abbassano, per noi e per i cittadini naturalmente», dice sorridendo Mardegan.

Nessuna concorrenza invece con le forze dell’ordine, che hanno elaborato il progetto con l’amministrazione e l’hanno approvato in accordo anche con la polizia locale. Nè “Paese sicuro” è l’unico obiettivo, ormai raggiunto, dell’amministrazione, che a fine mese inaugurerà la nuova caserma dell’Arma costata alle casse del Comune un milione e 800mila euro, e che sta già installando un sistema di videosorveglianza sui punti sensibili del territorio. E visto che i costi per tre passaggi notturni spesso sono insostenibili per i privati, Mardegan ha pensato anche a sconti speciali ad esempio per gli anziani che vivono soli ed hanno oltre 75 anni.

Il Comune inoltre concede alle singole famiglie un contributo intero per il servizio del primo anno e al 50% per il secondo, che l’amministrazione liquida direttamente all’istituto di vigilanza . Di cui ogni cittadino ha il numero per chiamarlo in ogni evenienza, anche se il riferimento è sempre il 112 che attiva una gazzella dalla vicina caserma dei Carabinieri. Obiettivo dell’amministrazione è, per il nuovo anno, di incrementare il numero di famiglie aderenti, per abbassare ulteriormente i costi.

«Noi di altre ronde non abbiamo bisogno – scherza Mardegan -. Ne abbiamo a ciclo continuo tutti i giorni e funzionano benissimo. È un progetto approvato a gennaio 2006 in Giunta e su cui abbiamo lavorato molto, nonostante già da prima esistesse un fitto sistema di controllo del territorio».

S.M.

Paese, nove pattuglie per 7mila abitanti e in sei mesi il numero dei furti è crollatoultima modifica: 2007-01-20T22:40:00+01:00da sagittario290