ROMA: POLIZIA SMANTELLA BANDA SPECIALIZZATA IN RAPINE A BANCHE E POSTA

ADN Kronos – Lun 30 Ott

Roma, 30 ott. – (Adnkronos) – Mettevano a segno rapine a banche e uffici postali con l'aiuto anche di insospettabili. Ed erano legati ad un'organizzazione che spacciava droga. In 13 oggi sono stati raggiunti da ordinanza di custodia cautelare. A eseguirne questa mattina 11, di cui 5 in carcere, gli uomini della squadra mobile di Roma, diretta da Alberto Intini. Ai due gruppi la polizia, come ha spiegato Intini nella conferenza stampa che si e' tenuta in Questura, ''e' arrivata a conclusione di un anno e mezzo di indagini'', fatte di pedinamenti, intercettazioni telefoniche e filmati.
In gran parte la banda che si occupava di rapine era ben organizzata e costitutita da pregiudicati, che utilizzavano un paio di persone incensurate con ruoli ben definiti. Al vertice un capo che individuava gli obiettivi. Si tratta di Giuseppe Medile, 57 anni, gia' arrestato lo scorso dicembre per una rapina alla Banca del Fucino di via Bonfante. In quell'occasione vennero catturati anche Massimiliano D'Alessandro, 38 anni, noto esponente degli Ultra' della Roma, e Fabio Giglio, 35.
Medile ordinava ai suoi uomini, prima di ogni colpo, di effettuare servizi di osservazione agli obiettivi per verificare gli orari di prelievo e consegna dei fondi, la presenza o meno di guardie giurate e i sistemi d'allarme. ''C'era chi rivestiva ruoli di contorno – ha spiegato Intini – come quello di acquisire le impronte delle serrature e delle porte delle banche per accedere in condizioni di maggior sicurezza ed effettuare la rapina con un effetto sorpresa''.
Con questo sistema la banda di rapinatori ha messo a segno 7 colpi a 6 banche e un ufficio postale e 2 tentate rapine in 2 Istituti di credito, che hanno fruttato in alcuni casi fino a 130 mila euro: il primo colpo risale al giugno 2003.''L'indagine e' scattata da un tentativo di rapina a una banca – ha spiegato il capo della mobile della capitale – e ha portato alla scoperta di un secondo gruppo dedito allo spaccio di stupefacenti collegato al primo che rifornivano di droga''.
Le 13 ordinanze in parte di custodia cautelare in carcere e in parte ai domiciliari sono state emesse dal Gip Maria Giulia Croce, su richiesta del pubblico ministero che ha coordinato l'indagine Mario Dovinola. Le accuse vanno da associazione a delinquere a rapina, a commissione di rapina, ricettazione, detenzione di armi e spaccio di stupefacenti.