ROVIGO
Domenica, 29 Ottobre 2006
Adria
Si divertivano a ripulire gli appartamenti di proprietà dell'Isola di Albarella Spa durante la stagione invernale. Facevano sparire televisori, decoder, parabole satellitari e persino servizi di piatti, posate e bicchieri. Riuscivano insomma a fare piazza pulita di qualunque oggetto di valore. Un addetto alla manutenzione dell'isola, due guardie giurate e la fidanzata di uno dei vigilantes finirono sotto inchiesta per furto aggravato. Le perquisizioni domiciliari disposte dai carabinieri del Nucleo operativo della compagnia di Adria, coordinati dal sostituto procuratore Silvia Ferrari, diedero esito positivo. A casa di due degli indagati vennero recuperate parabole, apparecchiature satellitari e servizi da cucina per un ammontare di alcune migliaia di euro.
A distanza di oltre tre anni dai fatti il quartetto è uscito indenne dal processo. Non luogo a procedere. Questo il verdetto pronunciato dal giudice monocratico di Adria Lorenzo Miazzi. È stata infatti accolta l'eccezione sollevata dagli avvocati Marco Pietropolli e Daniela Alberghini. Secondo i difensori nell'imputazione non era configurabile l'aggravante del furto in abitazione. Nel periodo in cui si sono verificati i furti gli alloggi erano sfitti. Il giudice ha derubricato il reato in furto semplice. A quel punto ha dovuto però interrompere il giudizio per mancanza delle condizioni di procedibilità. La società Isola di Albarella Spa si era limitata a denunciare il fatto. Non aveva sporto querela nei confronti del quartetto.
L.I.