PADOVA
Giovedì, 17 Agosto 2006
La sua specialità pare siano i borseggi all'ospedale. Lo hanno già pizzicato due volte in flagranza di reato. L'altro ieri ha rimediato le manette ai polsi. Mattia Pertile ha ventun anni, tossicodipendente, natali padovani, un domicilio a Montegalda, di fatto senza fissa dimora. Perchè deambula dove può sgraffignare qualcosa. Ad arrestarlo è stata la polizia, con l'aiuto della vigilanza interna dell'ospedale, poco dopo avere borseggiato una signora in attesa davanti al reparto di cardiologia.
La gente che staziona nelle astanterie dei reparti ha altro per la testa che controllare le proprie borsette. E il giovanotto ne approfitta. Con la mano nascosta sotto un giornale fruga nelle borse. Facile riconoscere al tatto un portafoglio. Ma Mattia Pertile non ha molta fortuna. Lo scoprono subito. Lo rincorrono. Lo acchiappano. Come la vigilia di Ferragosto.
La signora accanto alla quale si era seduto, fingendo di essere in attesa dell'orario di visita, era occupata in una discussione al telefono cellulare. Il mariuolo ha adocchiato la borsetta della donna. Con impercettibili mosse ha allungato la mano proteggendola con un giornale. Ma anzichè leggere le notizie di cronaca – che ancora non parlavano di lui – si è messo a frugare. Finchè ha trovato il portafoglio. A tradirlo è stato il movimento troppo rapido. La donna ha girato lo sguardo e si è accorta del furto. Ha dato l'allarme, mentre il ladro scappava a gambe levate. Immediato l'intervento delle guardie giurate e degli agenti del posto di polizia. Lo hanno rincorso riuscendo a bloccarlo, dopo una rocambolesca gimcana tra i reparti, nei pressi dell'uscita dall'ospedale. Questa volta Mattia Pertile è finito in gattabuia.
Una settimana fa, con la medesima tecnica, aveva tentato di borseggiare un'altra donna, seduta nell'astanteria del pronto soccorso. Ma le sue urla avevano attirato l'attenzione del marito che sostava all'ingresso e il ladro era stato immediatamente placcato.