Infanticidio bambina rumena, buttata nel cassonetto

Infanticidio bambina rumena, buttata nel cassonetto

Enna 09/04/06 – E' durato quasi cinque ore il confronto tra Rachela Pirrera, 54 anni di Enna, e Joana Marin, 41 anni, rumena, dal 10 novembre dello scorso anno, ristrette nelle carceri di Enna, assieme all'ex guardia giurata, Giovanni Scevole di 62 anni, in quanto ritenuti, tutti e tre, responsabili di infanticidio e occultamento di cadavere. Tutti e tre, infatti, sono accusati di avere preso la bambina (poi battezzata Angelica), appena nata, messa in sacchetti di plastica e buttata in un cassonetto dei rifiuti, che si trovava sulla strada che porta in contrada Risicallà, a qualche chilometro da Pergusa.
Un confronto tra le due donne, nel corso dell'incidente probatorio, chiesto dagli avvocati difensori, Gabriele Cantaro e Puccio Forestiero per Giovanni Scevole, Cantaro per Rachela Pirrera, e Daniela Sapone per Joana Marin, che ha visto la presenza del Gip Francesca Cercone, del Pm, Marcello Cozzolino, periti ed esperti che hanno effettuato indagini e prelievi nell'abitazione dei coniugi Scesole.
Il confronto tra le due donne era il più importante visto che esistono dei punti di contrasto in questa dolorosa vicenda. Infatti, Rachela Pirrera sostiene di non avere assistito al parto anche perché non si era accorta che la rumena era in stato interessante, venuta come badante da quattro giorni, Joana Marin, invece, sostiene che Rachela Pirrera l'ha aiutata nel parto e poi la bambina, sistemata nei sacchetti di plastica, è stata buttata nel cassonetto dei rifiuti.
Dai tecnici si è saputo che l'impianto di riscaldamento poteva dare acqua calda ad una temperatura massima di 73 gradi, per cui poteva essere possibile provocare quelle bruciature trovato addosso al corpicino. Ma proprio dal confronto sono emersi ulteriori elementi che potranno essere presi in considerazione per avere un quadro, il più esatto possibile, della vicenda. Proprio in relazione a quanto è emerso dall'incidente probatorio, domani mattina, l'avvocato Gabriele Cantaro, presenterà al Gip la richiesta di revoca della misura cautelare in carcere. Ovviamente su altri elementi che sono venuti fuori nel corso dell'incidente probatorio viene mantenuto il massimo riserbo.

Infanticidio bambina rumena, buttata nel cassonettoultima modifica: 2006-04-10T11:49:06+02:00da sagittario290