Guerra tra vigilantes davanti al Tar

8 aprile 2006

La Sicurtransport contesta l'aggiudicazione dell'appalto all'Istituto di Buccafurri
Guerra tra vigilantes davanti al Tar
I giudici decideranno nel merito. La sospensiva fu rigettata

A SFILARE di mano all'Istituto di vigilanza diurna e notturna srl di Natale Buccafurri la gara d'appalto relativa al servizio di vigilanza armata all'interno degli uffici della Regione Calabria, ci avevano già provato una volta con una richiesta di sospensiva al Tar.
Incassato il rigetto a dicembre 2004, la Sicurtransport spa di Palermo che, a quella stessa gara d'appalto, aveva preso parte in raggruppamento temporaneo con la Polsud di Lamezia Terme, non si era data per vinta. E, ieri mattina, attraverso l'avvocato Raimondo Garcea, le due società hanno riportato in aula la loro tesi, chiamando questa volta i giudici amministrativi (presidente: Esposito; relatore: Criné) a decidere nel merito della vicenda, con una sentenza che sarà depositata nei prossimi giorni.
Pronunciamento che dovrà tenere conto anche di quanto sostenuto ieri in aula dagli avvocati Mariano Calogero (dell'Avvocatura della Regione Calabria), Alfredo Gualtieri e Demetrio Verbaro, questi ultimi due costituitisi in giudizio per conto dell'Istituto di vigilanza diurna e notturna.
Al centro della discussione i presunti vizi di legittimità del bando di gara e della successiva aggiudicazione indicati nel ricorso discusso ieri e rispetto ai quali i legali delle controparti hanno parlato di palese infondatezza, ribadendo la legittimità della gara indetta il 30 marzo dello scorso anno per l'affidamento quadriennale del servizio di vigilanza in questione, sulla base di determinati criteri di valutazione ripartiti tra il prezzo offerto ed il merito tecnico.
In quest'ultimo caso, dunque, i parametri di valutazione da tenere presenti riguardavano eventuali migliorie ai servizi richiesti dall'Amministrazione, il fatturato per servizi di vigilanza fissa saltuaria resi nel triennio 2000/2002 a favore di amministrazioni pubbliche, il numero di guardie giurate autorizzate ad operare nel territorio di Catanzaro e provincia e l'anzianità di iscrizione nel registro delle impresa della Camera di commercio alla data di pubblicazione del bando e il numero dei ponti-radio collegati con la Centrale operativa attiva in Catanzaro e provincia. La fase dell'ammissione era stata, quindi, superata da entrambi gli istituti, i cui nomi erano finiti in una graduatoria provvisoria che aveva visto annoverare al primo posto la società Sicurtransport con un punteggio più alto.
Responso, tuttavia, destinato ad essere ribaltato il successivo 14 luglio dalla commissione nel momento di vagliare i documenti presentati dalla società vincitrice, ritenendo non valutabili tutti i servizi inerenti il trasporto valori ed altri servizi in quanto non specificati analiticamente quelli svolti in favore dei soggetti committenti ed i servizi svolti in favore di una serie di soggetti ­ per lo più istituti bancari ­ in quanto non enti pubblici.
Da qui la riduzione del fatturato originariamente ritenuto valido e la conseguente valutazione che, fatta proprio dalla Regione Calabria, aveva permesso all'Istituto di vigilanza diurna e notturna di aggiudicarsi la gara, "sull'erronea convinzione che il servizio di trasporto valori sia qualcosa di diverso dal servizio di vigilanza e che, quindi, fuoriesca dall'oggetto della gara, mentre è un modo di espletamento di questo, anzi più accurato e specializzato, entrambi contenuti in un'unica licenza prefettizia", ha sostenuto la società ricorrente, in attesa della decisione che i giudici dovranno prendere.

Stefania Papaleo
Guerra tra vigilantes davanti al Tarultima modifica: 2006-04-09T01:37:13+02:00da sagittario290