Cronaca
31 ottobre 2019
Sangervasio
Assalto al portavalori, rubati oltre 100mila euro
La guardia giurata bloccata davanti a Ubi Banca da due uomini armati
di Mara Rodella
Chissà che faccia avranno fatto, quando teoricamente al sicuro si sono detti: «Dai, apriamola». Sempre che ci siano riusciti, peraltro, flessibile e adrenalina alla mano. Dentro: una pozzanghera d’inchiostro colorato che quel «tesoretto» l’ha mandato semplicemente in fumo. E addio bottino a cinque zeri.
San Gervasio: sono le 10.40 del mattino quando in due, scalda-collo alzato sul volto e casco infilato in testa, entrano in azione e mettono a segno un assalto a mano armata al portavalori che sta arrivando alla filiale di Ubi Banca in via Antica Piazzola. La guardia giurata — 56 anni, da tempo in servizio alla Fidelitas — scende dal blindato. È solo e tranquillo. «Non mi sono assolutamente accorto di essere stato seguito o controllato, altrimenti non sarei sceso» dirà poi ai carabinieri che conducono le indagini. Tanto che lo fa, apre la portiera e si dirige all’ingresso dell’istituto di credito, solo qualche metro più in là, con la valigetta in mano: contiene oltre centomila euro. Ma in tempo zero arrivano loro: uno dei due impugna una pistola. E gliela punta addosso salvo poi prendergli la sua, di servizio, dalla fondina. Parlano pochissimo, ma si fanno intendere benissimo. «Aprila, adesso», intimano al vigilante — letteralmente impietrito — non senza averlo immobilizzato afferrandolo con violenza per le braccia. «Non posso, devono farlo dentro la banca». Ma che importa, devono aver pensato i malviventi, ci arrangiamo. Se la prendono, la valigetta con i soldi, e fuggono a gambe levate. Nel frattempo, dentro gli uffici della filiale i dipendenti, altrettanto impietriti, assistono alla scena, si chiudono dentro e chiamano le forze dell’ordine.
Ciò che i rapinatori solo apparentemente scaltri non sanno, però, è che la loro preziosissima valigetta è dotata di un dispositivo di sicurezza di ultima generazione, che si innesca dal momento in cui il forziere esce dal furgone blindato. E agisce in pochissimi minuti: quelli che servirebbero per disinnescarlo, solo dentro la banca e con un’apposita chiave. Se la procedura non viene completata, si attiva una microcarica che esplode dentro la valigetta liberando l’inchiostro che macchia le banconote. Di tempo, i due malviventi, se ne bruciano già «parecchio» con la guardia: spaventata, a tratti confusa, leggermente contusa e con qualche livido ma nulla di serio, per fortuna. Difficile dire se sia stato vittima di stranieri o meno: le poche parole pronunciate erano in italiano, nessuna inflessione particolare. Certo è che a San Gervasio ci arrivano a bordo di uno scooterone rubato in provincia di Bergamo: i carabinieri l’hanno trovato, bruciato, abbandonato in una zona di campagna non lontana dalla banca. È caccia all’uomo.