POSTA DEI LETTORI
(2 maggio 2009)
Mail/ Il Maggio negato dei Monumenti
Questa mattina io e due mie amiche, con il programma scaricato da internet, zainetto in spalla con bottiglietta d’acqua, pochi spiccioli e i biglietti Unico, siamo andate alla scoperta dei luoghi della nostra città chiusi al pubblico durante l’anno.
Abbiamo scelto come primo sito l’Accademia di Belle Arti di Via Costantinopoli. Avremmo dovuto trovare gli studenti della facoltà a farci da guida, ma all’ingresso c’era solo un custode che ci ha mandate alla pinacoteca situata al secondo piano dove alla biglietteria ci hanno riferito che non sapevano niente di questa iniziativa, ma che avremmo potuto comunque effettuare la visita pagando il biglietto.
Allora abbiamo pensato di andare alla vicina Chiesa di Sant’Antoniello a Port’Alba a Piazza Bellini, dove una guardia giurata ci ha detto che era consentita la visita solo alla chiesa, non a tutto il complesso monumentale. Ci ha concesso poi di visitare, in via del tutto eccezionale, il chiostro del complesso.
Ma…. perché in via del tutto eccezionale….se oggi e per tutto maggio la città apre le sue porte a tutti? Tappa successiva al Palazzo Filomarino di Via Benedetto Croce, dove un gruppetto di turisti aspettava l’apertura del maestoso portone di bronzo. Strano che fosse chiuso, abbiamo controllato l’orologio, eravamo tutti in perfetto orario.
Bene, dopo un po’ la custode del palazzo ci ha detto che il marito non c’era e che le visite senza lui non si sarebbero potute effettuare. All’ufficio turistico di Piazza del Gesù abbiamo chiesto spiegazioni e ci hanno risposto che le notizie prese da internet non erano esatte, ci hanno dato un opuscolo e abbiamo confrontato il programma: era lo stesso!
Una turista ci ha consigliato di visitare la Chiesa di Santa Maria di Monteoliveto, finalmente una guida ci ha accompagnato alla scoperta di questa meravigliosa chiesa con gli affreschi del Vasari e le sculture di Benedetto da Maiano. La guida ci ha poi detto che questa chiesa non è inserita nel programma del Maggio!
Elena Nerini