Guardie giurate al telefono con i banditi: il giudice li assolve

CRONACA 

Dovevano essere condannati a cinque anni, sono a piede libero per insufficienza di prove
Guardie giurate al telefono
con i banditi: il giudice li assolve

MONZA (08/01/2008) – Forse erano i basisti di una banda di rapinatori condannata nel marzo 2006, ma le prove a loro carico, basate su alcune intercettazioni telefoniche effettuate dai carabinieri, non sono state sufficienti a farli condannare a 5 anni di reclusione, come richiesto dalla pubblica accusa.

Ieri il Tribunale di Monza li ha assolti e i due dipendenti dell’Istituto di Vigilanza Città di Desio sono rimasti a piede libero. Nel 2006 Giovanni Mungello, 59enne di Bovisio Masciago, Giovanni Mammoliti, 48enne di Perno e Cesare Salmaso, 45enne di Nova, furono condannati con rito abbreviato per svariati colpi ai danni di portavalori e uffici bancari.

Le intercettazioni
Durante le indagini condotte nel 2005 però, un maresciallo dei carabinieri di Desio aveva intercettato diverse comunicazioni tra i tre rapinatori e due vigilantes, che erano stati subito dopo accusati di concorso in rapina.
Da quanto era risultato dalle intercettazioni infatti, le due guardie giurate che sorvegliavano il polo tecnologico per conto dell’istituto di vigilanza cittadino, erano in servizio proprio durante alcuni dei colpi commessi dal trio già condannato.

I colpi messi a segno
Nel marzo 2005 i rapinatori hanno assaltato l’ufficio della SDA, all’interno del polo tecnologico, portandosi via sette mila euro. Il mese successivo, la banda aveva preso di mira un portavalori dell’istituto di vigilanza città di Desio, dove il bottino era stato di ben 20 mila euro, oltre alle armi indossate dalle guardie giurate a bordo del furgone.

Di nuovo liberi
Secondo la ricostruzione degli investigatori, tra i tre rapinatori e i due vigilantes vi sarebbero state diverse conversazioni telefoniche, intercettate e passate al vaglio più volte. Le guardie giurate però, si sono sempre dichiarate estranee ai fatti, dichiarando tra l’altro che al momento del primo colpo avevano già smontato il turno. Il giudice ha creduto loro, e ora sono di nuovo liberi.

Guardie giurate al telefono con i banditi: il giudice li assolveultima modifica: 2008-01-09T11:00:00+01:00da sagittario290