Cronaca
09 gennaio 2017
Napoli, la lunga notte gelata: fontane ghiacciate e solidarietà
Gaetano Capaldo
NAPOLI – Non è stato un sabato come gli altri. Anche Napoli, come le altre metropoli italiane, è stata colpita dall’ondata di gelo. Temperature polari in città, con la colonnina di mercurio in caduta libera dopo il tramonto. Pochi spettatori al San Paolo, dove il Napoli ha vinto contro la Sampdoria. Pienone solo nelle curve, poche presenze negli altri settori. Anche nei locali non c’è stata la solita ressa del sabato. Molti napoletani, complice la partita, hanno preferito restare a casa. Fuori dalle abitazioni, la città si è ritrovata al freddo. Il gelo ha ghiacciato l’acqua delle fontane. Già dal tardo pomeriggio gli zamplli della la fontana del Carciofo in piazza Trieste e Trento si sono cristallizzati, offrendo uno spettacolo del tutto inconsueto a turisti e napoletani.
L’ondata di freddo ha azionato la macchina della solidarietà. Il gelo rappresenta un problema per clochard e senzatetto che hanno trovato conforto nell’azione incessante della polizia municipale e dei volontari. Il Comune di Napoli ha lasciato aperte le stazioni della metropolitana di Museo e Vanvitelli, l’Eav ha aperto le porte delle stazioni di Porta Nolana e Fuorigrotta, presenziate durante la notte dalle guardie giurate. Il bar Gambrinus ha messo a disposizione cornetti e bevande calde ai bisognosi che, nottetempo, trovano rifugio nella Galleria Umberto e nei porticati circostanti. Dal consigliere regionale dei Verdi, Francesco Emilio Borrelli, è arrivato un invito alla Curia. «Apra le Chiese in questi giorni di freddo eccezionale per dare un luogo più caldo delle strade a quanti non hanno un posto dove andare per stare più al caldo». L’ondata di gelo non è ancora finita e c’è bisogno di luoghi chiusi dove dare ricovero a chi non ha un tetto sulla testa.