Politica
07/08/2014 06:04
Vigilantes a piedi, boutique a rischio
A Piazza di Spagna vietate anche le auto degli istituti di sicurezza L’allarme del Savip: banche e negozi non possono essere protetti
Il nuovo Tridente appieda anche i vigilanti. Se scatta l’allarme da Bulgari le guardie giurate devono improvvisarsi bersaglieri, e correre a via Condotti, appesantiti dal giubbotto antiproiettile (tre chili e mezzo), radio (quasi un chilo), torcia (800 grammi) e chiavi in mano. E se non è aitante e palestrato ma ha la pancetta il vigilante quando arriva? È questo l’ennesimo nodo al pettine della pedonalizzazione del Tridente. Iniziata lunedì da piazza di Spagna, ha chiuso l’area sotto la scalinata di Trinità dei Monti alle auto dei residenti, taxi, ncc, auto blu e anche ai mezzi della vigilanza privata, vetture e furgoni portavalori. «Una follia» sintetizza Gianni Battistoni, presidente dell’associazione commercianti di via Condotti.
L’sos non riguarda solo la prestigiosa firma di gioielli, ma centinaia di negozi nelle vie dello shopping del lusso, simbolo di Roma nel mondo, e banche e attività commerciali, serviti dalla sicurezza dei più importanti istituti: Urbe, Italpol, Security service, Città di Roma, Sipro. «Ogni anno stipuliamo un protocollo con il Comune, “Mille occhi sulla città” sottoscritto con Prefettura per dare ausilio alle forze dell’ordine e poi ci precludono l’ingresso» spiega per tutti il capitano Dino Rossi dell’Urbe. Che succederà, si chiedono, quando le telecamere sostituiranno il buonsenso dei vigili urbani se ti fanno passare se glielo chiedi? «Se scatta l’allarme dall’antiquario gioielliere Di Castro che sta dalla parte opposta di piazza Mignanelli dove c’è il Mc Donald’s e la pattuglia sta a Via dei due Macelli – spiegano con un esempio – invece di attraversare si dovrà risalire Trinità dei Monti, fino a che sarà consentito, fare un giro di chilometri per raggiungere la destinazione». Le conseguenze? Il “rischio marciapiede”, come si dice in gergo, moltiplicherà le rapine, sarà un rischio da «bollino rosso», per il segretario nazionale del Savip (sindacato autonomo vigilanza privata) Vincenzo Del Vicario che chiede al sindaco Marino «di estendere l’autorizzazione al pari delle forze dell’ordine anche alle guardie giurate visto che è stato chiesto la loro collaborazione alla sicurezza di Roma Capitale».
Quando stamattina Confcommercio incontrerà gli assessori Improta e Leonori sarà già arrivata la lettera (pubblicata qui a fianco) sottoscritta da 10mila persone, centinaia di attività commericali delle associazioni che portano i prestigiosi nomi delle strade simbolo di Roma nel mondo, da via Condotti, a Piazza di Spagna e Trinità dei Monti, Via Frattina, Consulta Commercio Centro Storico, dai tassisti, Uritaxi e Unione di Rappresentanza Italiana dei Tassisti e Associazione noleggio che protestano contro la pedonalizzazione del Tridente, seguita dalle firme di centinaia di residenti «che continueranno a firmare» promette Battistoni contro l’ormai prossimo «continente pedonale». Così lo ha ribattezzato David Sermoneta, titolare dello storico negozio Alexander, quando la pedonalizzazione del Tridente, completa a novembre, sarà un «tutt’uno con i Fori». Ieri, però, il Tar del Lazio, con la sentenza n. 8433, ha respinto il ricorso presentato da alcuni abitanti e commercianti di Via Labicana e di Via Merulana contro la pedonalizzazione di via dei Fori Imperiali, nel tratto compreso tra Largo Corrado Ricci e il Colosseo decisa dal sindaco Ignazio Marino e avviata il 3 agosto 2013. «Accogliendo tutte le eccezioni sollevate dall’Avvocatura comunale, i giudici amministrativi hanno ritenuto che il lavoro preparatorio svolto dagli uffici competenti di Roma Capitale non fosse “né lacunoso, né superficiale” ai fini della scelta dell’Amministrazione che prevedeva la pedonalizzazione di via dei Fori Imperiali e un nuovo sistema di viabilità nelle zone limitrofe».
Grazia Maria Coletti
http://www.iltempo.it/politica/2014/08/07/vigilantes-a-piedi-boutique-a-rischio-1.1296651