Morde la guardia durante la fuga. Il giudice lo manda in carcere

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Cronaca

5 settembre 2023

Morde la guardia durante la fuga. Il giudice lo manda in carcere

Ieri mattina processo per direttissima nei confronti di un maliano scoperto a rubare in un supermercato

E’ finito in carcere, dopo che sabato scorso è stato ‘pizzicato’ a tentare di rubare dei liquori dal Conad di via Luxemburg e, nell’intento di guadagnarsi la fuga, avere anche tentato di mordere la guardia giurata che ne aveva bloccato tali propositi.

E’ questo l’esito della vicenda che ha visto protagonista un cittadino maliano, regolare sul territorio italiano ma senza fissa dimora, già ampiamente conosciuto alle forze dell’ordine di Reggio. I fatti risalgono alle 16.30 di sabato scorso, quando alla Centrale operativa dei carabinieri (il 112), giunge una chiamata direttamente dal vicedirettore del supermercato di via Luxemburg, per segnalare come la guardia giurata posta a controllo delle casse, aveva appena bloccato un giovane che aveva superato la zona dove avvengono i pagamenti, con, all’interno dello zaino che portava in spalla, della merce non pagata.

Una volta giunti sul posto, i militari del nucleo Radiomobile, appuravano anche che il maliano, per cercare di fuggire, aveva tentato di morsicare una mano alla guardia giurata che l’aveva bloccato. Preso in consegna dalle forze dell’ordine, quest’ultime avevano modo di verificare che all’interno dello zaino, erano presenti una decina di bottiglie di liquore del valore di circa 200 euro che erano state asportate dagli scaffali del supermercato. La guardia giurata, recatosi al pronto soccorso del Santa Maria Nuova, ha riportato ferite guaribili in quattro giorni. Il giovane extracomunitario è stato per tanto arrestato per l’ipotesi di reato di rapina impropria.

Ieri mattina, difeso di fiducia dall’avvocato Elisabetta Strumia del foro di Reggio, l’uomo si è presentato nell’aula presieduta dal giudice Sarah Iusto per la direttissima. Il giovane ha spiegato che ruba per potersi procurare la droga (in particolare il crack) di cui fa uso. Il pubblico ministero, Marco Marano, ha chiesto la convalida dell’arresto con l’applicazione della misura dei domiciliari o, in assenza di un luogo stabile dove vivere, il carcere. L’avvocato Strumia si è rimessa a giustizia, chiedendo però la riqualificazione del reato da rapina impropria a tentata rapina, oltre a un termine a difesa. Il giudice Iusto ha disposto la misura del carcere ed ha fissato la prosecuzione della direttissima per il 22 settembre.

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