Il dolore e l’affetto della città per ricordare Stefano Camilli: il tifoso che rivoleva la Prato Giardino.

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Cronaca

Mercoledì 6 Maggio 2020

Il dolore e l’affetto della città per ricordare Stefano Camilli: il tifoso che rivoleva la Prato Giardino.

di Marco Gobattoni

Striscioni emozionati disseminati fuori lo stadio e sotto la sua casa, una poesia dedicatagli da Maurizio Donsanti, un diluvio di messaggi e un ricordo composto e silenzioso. La morte di Stefano Camilli, che si è ucciso con un colpo di pistola fuori la propria abitazione al quartiere Pilastro, ha sconvolto la città.

Camilli, guardia giurata presso l’Istituto di Vigilanza privata del capoluogo, lascia la moglie Susanna e i figli Manuele e Cristina. Ma Camilli vuol dire anche Viterbese: lui, cresciuto a pane e gialloblù, si è fatto le ossa sugli spalti del Rocchi e su quelli di tutta Italia al seguito di quello che era un amore pari, o secondo, soltanto alla famiglia.

«Giovanni guarda quanto è brutto quel muro laggiù: ci vuole la Prato Giardino», diceva ogni volta che incontrava il sindaco Giovanni Arena – che ieri lo ha ricordato con un messaggio di cordoglio – sui seggiolini della Tribuna centrale, con i supporter di Antichi Valori che lui aveva contribuito a fondare. La Prato Giardino era la sua ossessione, che in questi ultimi due mesi era cresciuta quasi a diventare depressione.

Le preoccupazioni per la famiglia – il figlio Emanuele è affetto da una malattia – e quelle economiche con i soldi che non bastano mai. Ma Stefano aveva la Viterbese come valvola di sfogo: il maledetto coronavirus gli ha strappato anche questa passione, dando forse forza alla decisione che stamattina ha svegliato Viterbo. «Stefano era insofferente ultimamente: era preoccupato per il futuro della sua famiglia – raccontano gli amici – lo sentivamo tutti i giorni con chiamate lunghissime: purtroppo non è bastato».

Un uomo buono Camilli: i messaggi e le iniziative dei tifosi e degli amici per ricordarlo stanno lì a testimoniarlo. Da oggi pomeriggio e fino a sabato prossimo, allo stadio Rocchi, sarà possibile ricordarlo avendo anche la possibilità di partecipare a una raccolta fondi che andrà a sostenere la famiglia. L’iniziativa è stata organizzata dal gruppo Antichi Valori. Anche la Viterbese è rimasta stravolta dalla notizia: il sito gialloblù è listato a lutto, mentre domani e dopodomani verranno pubblicati i due video celebrativi della cavalcata gialloblù in Coppa Italia dal titolo «91:27….il cielo si tinge di gialloblù», che il club ha deciso di dedicare a Stefano.

Ancora incerta la data dei funerali che verrà comunicata domani, quando si sarà deciso se procedere o meno con l’autopsia.

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