Cronaca
08 luglio 2017
IL PIANO
Venezia, vigilantes a San Marco e la Guardia civil con i carabinieri
Anche agenti spagnoli in servizio. La Procuratoria rinvia l’installazione dei tornelli
VENEZIA Vigilanti privati a sorvegliare i tesori di San Marco. La sicurezza della Basilica di San Marco per tutta la stagione estiva sarà assegnata a loro. Il servizio è iniziato un po’ in sordina i mesi scorsi, ma con l’avanzare della stagione estiva è raddoppiato. La fila per visitare la Basilica che si intreccia con quella per il campanile e sui gradini delle procuratie uno stuolo di cappellini con il frontino, che si tuffa sui panini portati da casa, mentre l’orchestra del vicino caffé si ritrova quasi a suonare anche per loro. Anche se il sole cocente concede un po’ di tregua ai masegni dell’area marciana, disertati in favore delle spiagge, sul tema della sicurezza con i grandi arrivi e il Redentore alle porte, nessuno abbassa la guardia. Meno che meno la Procuratoria di San Marco per la Basilica.
Da un anno, in realtà, si aspettava l’arrivo dei tornelli automatici per gli ingressi, ma proprio quando era tutto pronto per la loro installazione la Procuratoria ha preferito avviare una serie di verifiche, rimandando tutto all’autunno: «Ci siamo affidati ad una ditta di sicurezza esterna per un lungo consulto, che riguarda tutta l’area di basilica e campanile – spiega Carlo Alberto Tesserin, primo procuratore di San Marco – Abbiamo preferito prenderci più tempo per valutare al meglio, appoggiandoci a dei professionisti ». Nessuno ha mai nascosto l’impatto dei tornelli e la cautela è d’obbligo. In attesa del parere– che potrebbe anche consigliare di spostare gli ingressi o ridisegnare i percorsi – si lavora sul software di gestione e si sperimentano le guardie giurate: «Sono in supporto ai nostri dipendenti, che si sentono più tranquilli da quando ci sono – continua Tesserin – I tornelli dovrebbero arrivare tra settembre e ottobre, ma i piantoni potrebbero restare comunque».
Intanto anche il vicino palazzo Ducale modifica i suoi accessi per meglio sostenere la stagione turistica ed evitare pericolosi ingorghi: proprio da stamani, infatti, sarà aperta una terza porta, all’estremità opposta della facciata di piazza rispetto alla porta della Carta, dedicata esclusivamente alle visite dei gruppi accompagnati da guide abilitate, e solo dalle 10 alle 12; una misura che dovrebbe sgravare l’ingresso sulla riva, consentendo anche migliori controlli sui visitatori. Prosegue anche per quest’anno, infine, il servizio di affiancamento di un militare della Guardia Civil spagnola ai carabinieri di pattuglia nell’area marciana: iniziato nel 2014, il gemellaggio è iniziato il 1 luglio e si concluderà il 31 agosto; oltre a Venezia interesserà anche Roma e Firenze. L’antiterrorismo in piazza, comunque, resta affidato alle pattuglie miste di poliziotti e lagunari, una vista ormai consueta per tutti i lavoratori della zona. Proprio i commercianti delle procuratie, però, sono i primi a denunciare la mancanza di un altro servizio che negli scorsi anni si era fatto apprezzare, quello dei «San Marco Guardians», i ragazzi dalle magliette arancioni che fornivano indicazioni ai turisti e vigilavano sul decoro in piazza: «Erano gli unici che riuscissero ad evitare i bivacchi sui gradini di marmo, anche a costo di essere insultati e scherniti – raccontano gli orefici e i baristi dalle vetrine – I vigili urbani purtroppo non sono presenti da mattina a sera, loro invece insistevano pur non avendo addosso una divisa». La convenzione con Costa Crociere, però, è naufragata e per mantenere il decoro della piazza urgono nuove soluzioni: «Servirebbero cartelli di divieto più visibili – suggerisce qualche esercente – Ma soprattutto multe immediate, sul posto, anche solo di trenta o quaranta euro alla volta: solo toccando le tasche si riesce a convincere la gente».