Cronaca
17 gennaio 2017
Furto al bar Noce Nero : «Ora abbiamo paura»
Il ladro ha rotto la vetrata del circolo Rosta Nuova sparendo con il fondo cassa L’esasperazione dei soci: «Non è la prima volta, non ne possiamo più»
di Leonardo Grilli
REGGIO EMILIA. Con il volto coperto da un grosso cappuccio ha lanciato diverse volte una piastrella contro il vetro della porta d’ingresso. Poi è entrato, ha sfondato il registratore di cassa rubando tutto ciò che conteneva e si è dato alla fuga.
Un episodio come tanti che, purtroppo, quasi quotidianamente succedono a Reggio Emilia e in tutta la provincia. Ma che va a gravare su un’attività già abbondantemente vessata dalla criminalità. Vittima di questa spaccata il centro sociale Rosta Nuova, che ospita da diversi anni il bar Noce Nero.
Tutto è successo nella notte fra domenica e ieri, quando nella zona non c’era praticamente nessuno. Il momento più adatto per colpire indisturbati. Così il ladro ha preso una piastrella dalla zona adiacente alla piccola attività e ha cominciato a scagliarla contro la parte inferiore della porta a vetri, fino a romperla del tutto. A quel punto, coprendosi il volto con un cappuccio, è passato dal foro puntando direttamente al registratore di cassa, da cui ha rubato circa 150 euro. Ad accorgersi della spaccata i soci del circolo, avvisati dall’allarme installato nel bar che però non è riuscito a dissuadere il criminale.
«Quando siamo arrivati – ci ha raccontato Luna Wongcharoen – abbiamo trovato tutto rotto, la cassa divelta e svuotata. Avevamo allarme, contratto con le guardie giurate e telecamere ma siamo arrivati prima noi che il servizio di vigilanza. Subiamo ormai almeno tre furti di questo tipo ogni anno, siamo rassegnati. E soprattutto spaventati: una volta sono venuta ad aprire il bar pochi istanti prima che un ladro scappasse. La mattina c’è da avere davvero paura».
Sulla vicenda indaga la polizia di Stato, che sta analizzando i filmati di videosorveglianza e le impronte digitali che pare siano state lasciate sul cassetto. Ma i soci hanno già i loro sospetti: «Noi pensiamo di sapere chi sia stato – ha concluso Luna – qui abbiamo sempre i soliti clienti e quando viene qualcuno di nuovo lo notiamo. L’uomo ripreso dalle telecamere, anche se ha il volto coperto, ci sembra di conoscerlo dai vestiti e dalla camminata. Era venuto qualche giorno prima della spaccata, spesso fanno così. Entrano per fare un sopralluogo e controllare il posizionamento degli allarmi».
A confermare questa ipotesi ci sarebbe il comportamento dello stesso ladro, mai con il volto a favore di telecamera e sempre nei pochi angoli ciechi presenti all’interno del bar.