Cronaca
06 febbraio 2016 11:16
Non rispetta le regole Jobs act, azienda di vigilanza privata scoperta dalla Gdf
Scoperti dalla guardia di finanza di Cecina (Livorno) 51 lavoratori irregolari durante una serie di controlli nei confronti di una società che opera nel settore della vigilanza privata e delle pulizie.
In pratica, secondo quanto accertato dai finanzieri, per contributi non versati ed elusione del Jobs act, era irregolare l’intera forza lavoro dell’azienda. I titolari ora dovranno regolarizzare le inadempienze rilevate nei confronti dell’erario e dell’Inps, versando oltre 30 mila euro di contributi e ritenute, con 5 mila euro di sanzioni.
Nel corso del controllo, i finanzieri hanno rilevato che l’impresa ha utilizzato 17 lavoratori mediante ‘voucher’ (impiegandoli come addetti alle pulizie e alla sicurezza) in contratti di appalto con strutture turistiche e ricettive. Una condotta vietata dal Jobs Act, entrato in vigore il 15 giugno 2015, data antecedente al periodo oggetto delle contestazioni.
In questo modo, sempre secondo gli accertamenti delle fiamme gialle, la società ha versato contributi inferiori a quelli dovuti, fornendo minori garanzie ai dipendenti erroneamente qualificando le prestazioni di lavoro come occasionali invece che come subordinate.
Inoltre dagli accertamenti è emerso che, nell’ultimo triennio, ad altri 34 lavoratori sono state corrisposte retribuzioni da lavoro dipendente, pari a circa 50 mila euro complessivi, configurate come ‘trasferte e diarie’, senza assoggettarle ai previsti contributi previdenziali e a ritenute fiscali.
Così, grazie al costo ridotto del personale, secondo i finanzieri, l’impresa è stata in grado di praticare prezzi di fornitura dei servizi più bassi, in concorrenza sleale con le altre imprese del settore.
Fonte: ANSA