Cronaca
06/11/2015 13:34
Lecce, sparatoria in ospedale. Detenuto disarma guardia giurata e scappa
Feriti due agenti della penitenziaria. Panico tra i pazienti barricati nelle stanze
Due agenti della polizia penitenziaria sono stati feriti durante una sparatoria in ospedale nel corso di un tentativo di evasione di un detenuto. Il fatto è avvenuto nell’ospedale Vito Fazzi di Lecce. Secondo le prime informazioni, alcuni pazienti e familiari si sarebbero rinchiusi nelle stanze. Da una prima ricostruzione, pare che l’ergastolano, Fabio Perrone, di 42 anni, (condannato all’ergastolo per l’omicidio del 45enne slavo Fatmir Makovic e il tentato omicidio del figlio sedicenne quest’ultimo, durante una sparatoria avvenuta la notte tra il 28 e il 29 marzo dello scorso anno a Trepuzzi) sia riuscito a disarmare una guardia giurata in servizio nell’ospedale, e poi ha sparato almeno 5 colpi per guadagnare la fuga, ferendo lievemente i due agenti della polizia penitenziaria che lo stavano accompagnando nel reparto di Caridologia per un esame. Il malfattore ha raggiunto il piazzale dell’ospedale e sotto minaccia dell’arma ha minacciato un’automobilista, alla quale ha sottratto una vettura, riuscendo a fuggire. Il bilancio è di tre feriti: un poliziotto penitenziario, un vigilante e un paziente del nosocomio.
La rabbia dei sindacati della polizia penitenziaria Leo Beneduci il segretario generale dell’Osapp (Organizzazione Sindacale Autonoma Polizia Penitenziaria), commenta quanto avvenuto questa mattina: “Un episodio gravissimo, frutto di disinteresse, di disorganizzazione e di trascuratezza istituzionale e per il quale il ministro della Giustizia Andrea Orlando dovrebbe dimettersi. Sono migliaia i poliziotti penitenziari che subiscono lesioni e ferite anche gravi a seguito delle condizioni in cui sono costretti ad operare all’interno e all’esterno degli Istituti penitenziari in ragione di una gravissima trascuranza istituzionale politica che affligge in questo momento la polizia penitenziaria”.
Sulla stessa lunghezza d’onda Donato Capece, segretario generale del Sappe (Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria): “Quel che è accaduto nell’ospedale ‘Vito Fazzi’ di Lecce ha dell’incredibile, con la sfrontatezza di un criminale detenuto che per evadere durante una visita nel nosocomio non ha esitato a sparare numerosi colpi di pistola all’arma sottratta con destrezza a uno degli agenti di Polizia Penitenziaria della scorta, ferendo un poliziotto ed altre due persone. Una cosa grave, che poteva creare ulteriori seri problemi alla sicurezza e all’incolumità dei poliziotti, dei detenuti, dei cittadini e dei ricoverati. Mi auguro che l’evaso venga presto catturato, ma la grave vicenda porta alla luce le priorità della sicurezza (spesso trascurate) con cui quotidianamente hanno a che fare le donne e gli uomini della Polizia Penitenziaria”.