ICT: Droni e Vigilanza Privata, parla il Vicepresidente Assiv Raffaele Zané

Scienza & Tecnologia

23 Novembre 2015

ICT: Droni e Vigilanza Privata, parla il Vicepresidente Assiv Raffaele Zané

(AGENPARL) – Roma, 23 nov – Il Gruppo Securitas è la prima azienda che ha sperimentato in Italia l’impiego dei Droni nei servizi di vigilanza privata. Ne parla il dott. Raffaele Zanè, Vicepresidente ASSIV e Presidente del Gruppo Securitas.

Dott. Zanè, la sua azienda è stata presente all’ultima edizione di SICUREZZA 2015 con uno stand espositivo nell’area dedicata ai Droni dove si sono tenute dimostrazioni e dibattiti dedicati a questo nuovo dispositivo. L’uso dei nuovi velivoli senza pilota a bordo, guidati da remoto, è già entrato nella dotazione delle imprese di vigilanza privata. La via è stata aperta proprio da Securitas, la prima società del settore ad adottare da oltre un anno il nuovo mezzo a scopo di vigilanza.

E’ vero da oltre un anno abbiamo impiegato i nostri due sistemi, il Guardian 2000 ed il Phantom, come mezzi per controllare dall’alto aree sottoposte a vigilanza, come impianti fotovoltaici, complessi industriali, centrali elettriche, porti, ecc. Si tratta di mezzi che arrivano fino a 2 metri di apertura alare e con un’autonomia di quasi 50 minuti di volo per il Guardian 2000. A bordo sono equipaggiati con videocamere ad alta risoluzione in grado di fornire riprese nitide anche in condizioni di scarsa illuminazione.

Non si tratta comunque di una tecnologia ancora molto diffusa tra gli istituti di vigilanza privata. Per quali motivi.

Essenzialmente per motivi di carattere regolamentare. Non esistono ancora leggi ad hoc per regolare l’attività di questi nuovi velivoli, quindi gli enti preposti al controllo del volo si limitano, fino ad oggi, ad emanare circolari restrittive sull’impiego dei droni. I nostri uffici di “ricerca e sviluppo” hanno sviluppato nell’ultimo anno un nuovo mezzo denominato Ez-Fly in grado di inglobare la migliore tecnologia disponibile riuscendo a restare al di sotto dei 300 grammi di peso. Ciò, grazie all’utilizzo di materiali come la fibra di carbonio, consente in base ai regolamenti vigenti, l’utilizzo di questi droni praticamente ovunque. Inoltre lo sviluppo di queste tecnologie aiuterà il legislatore ad adeguare le norme in modo da renderli fruibili nella maggior parte degli usi civili e privati.

Nel settore della vigilanza privata, l’arrivo di questi nuovi mezzi può creare problemi all’occupazione?

Non credo. I droni usati per la vigilanza privata necessitano di un pilota altamente formato che controlli da terra l’attività del velivolo, quindi si può dire che si tratta di una tecnologia che, semmai, incrementa il ricorso alla manodopera umana specializzata. In più c’è il vantaggio di ampliare la gamma di servizi offerti al mercato e di aumentare la qualità degli stessi servizi che le aziende di vigilanza privata svolgono per conto dei clienti.

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