Guardie giurate senza autorizzazione, nei guai 9 persone
CORRIDONIA – L’Istituto della Securcontrol Marche, secondo l’accusa in un processo che si celebrerà al tribunale di Macerata, non aveva le autorizzazioni necessarie.
Azienda esercitava abusivamente l’attività di vigilanza, slitta l’apertura del processo, nove le persone imputate (ma questa mattina la posizione di uno di loro è stata stralciata). Al centro del processo c’è la Securcontrol Marche di Corridonia, subentrata alla Securcontrol srl. Secondo l’accusa, sostenuta dal pm Francesca D’Arienzo, l’azienda avrebbe esercitato attività di vigilanza, anche al tribunale di Macerata, senza la necessaria autorizzazione della prefettura, questo tra il 19 giugno 2013 e il febbraio del 2014. Al centro della vicenda il fatto che le autorizzazioni sarebbero state rilasciate ai due amministratori e legali rappresentanti della Securcontrol Marche, Roberto Gasparini, 63 anni, di Ancona, e Giacomo Ciapanna, 73 anni, di Colonnella, ma di fatto la gestione dell’istituto di vigilanza veniva esercitata da un’altra persona, Michelangelo De Rosa, 48, di Caserta, che formalmente era assunto quale direttore tecnico amministrativo. Inoltre sempre a detta dell’accusa vi avrebbero prestato servizio guardie giurate prive del decreto di nomina. Oggi il processo è stato rinviato per la mancanza di alcune notifiche. Gli altri imputati sono Francesco De Rosa, 22, di Caserta, Lorenzo Ulisse, 34, di Ancona (la cui posizione è stata stralciata), in qualità di soci dell’istituto di vigilanza, Michele Tenneriello, 52, di Maddaloni, Salvatore Scialla, 46, di Caserta, Giuseppe Aiello, 55, di Treviso, Emilio Corsalini, 69, di Montelupone, accusati di aver concorso nel reato. Gli imputati respingono le accuse e cercheranno di chiarire le proprie posizioni nel corso del processo. Sono difesi dagli avvocati Simone Santoro e Bernardino Lombardi.