Politica
mercoledì 12 novembre 2014
Bovino: «Dobbiamo riuscire a scongiurare l’immissione nel commercio dei prodotti di dubbia provenienza». Tedeschi: «Chi da anni conosce i produttori di olive potrebbe individuare le persone su cui chiedere accertamenti»
Furti di olive, la commissione sicurezza: «Individuati gli autori»
Stando a quanto raccontato nella seduta di ieri, pare siano stati individuati alcuni giovani che raccolgono le olive e le trasportano in piccole quantità – anche solo mezzo quintale – in sella alla propria bicicletta
Marianna Lotito
Riflettori puntati sui furti delle olive anche in commissione sicurezza. Nella seduta di ieri, presieduta dal consigliere del Nuovo centro destra, Sergio Tedeschi, è emersa una novità. Pare siano stati individuati alcuni giovani che raccolgono le olive e le trasportano in piccole quantità – anche solo mezzo quintale – in sella alla propria bicicletta.
Come già avevamo annunciato la scorsa settimana, a portare all’attenzione della commissione questo tema di assoluta attualità è stato il consigliere del Partito democratico Vito Bovino. «Puntiamo a coinvolgere tutti gli attori della filiera per valorizzare e custodire il prodotto. L’amministrazione – ha detto Bovino – li convochi per farli sedere attorno ad un tavolo di coordinamento.
Inoltre, alle forze dell’ordine e agli istituti di sorveglianza privata si potrebbe proporre di dividersi le zone da controllare con maggiore frequenza. Dobbiamo riuscire a scongiurare l’immissione nel commercio dei prodotti di dubbia provenienza».
Sulla stessa linea anche Tedeschi che propone una sorta di protocollo etico sottoscritto dai frantoi: «chi da anni conosce i produttori di olive è sicuramente in grado – forse più delle forze dell’ordine – di individuare le persone per cui sarebbero necessari degli accertamenti».
«La sensibilizzazione ad un comportamento più etico andrebbe solo a vantaggio dei produttori stessi – ha sottolineato il consigliere Fiore (Io e Renato) – e va vista con una proiezione rivolta al futuro».
«Molti uliveti pugliesi sono andati distrutti e il valore delle nostre olive continuerà a salire anche nei prossimi anni. Tutelarsi fin da ora è indispensabile per poter vedere i frutti economici delle nostre campagne anche e soprattutto nei prossimi anni. E’ importante che i nostri produttori comprendano questo concetto» ha concluso Fiore.
L’idea, accettata di buon grado anche dal resto dei commissari, si concretizzerà chiedendo la collaborazione dell’assessore allo sviluppo e all’agricoltura – nonché vicesindaco – Francesco Scaringella.
Visto il periodo critico per i frantoiani, Di Tria (Fratelli d’Italia) ha scelto di sostenere la proposta di Loizzo (Ape): «chiediamo alle forze dell’ordine dei controlli a random nei frantoi: sarebbe di sicuro un deterrente».
Proprio dalla questione “sicurezza in città” è partita la seduta di commissione. Tornando indietro di circa un anno – o anche due se si pensa alla prima sottoscrizione del 2012 con Perrone sindaco – Tedeschi ha fornito a tutti copia del protocollo “Mille occhi sulla città”. Con quell’accordo i diversi istituti privati di sorveglianza si sono impegnati a trasmettere rapidamente agli organi di polizia, secondo le modalità indicate dalla Questura, dati e informazioni utili ad assicurare il rispetto della legge e la tutela dell’ordine pubblico.
«Mi aspettavo di più da questo protocollo – ha ammesso Tedeschi – dovremmo capire come sfruttarlo meglio. Non prevede che le vigilanze private mettano a disposizione un operatore per controllare le telecamere del Comune o del ministero.
La mia esperienza lavorativa mi porta a dire che la qualità delle immagini ingrandite dopo la registrazione è davvero bassa. A volte non consente di individuare nemmeno l’auto in questione, figuriamoci i volti. Sarebbe opportuno invece un operatore che osservi in diretta e applichi lo zoom nel momento in cui si accorge di qualcosa di strano».
La commissione, non essendo al momento in possesso di un report che contenga una valutazione degli effetti del protocollo, si è concentrata sulla programmazione degli interventi.
«Tramite il sindaco – ha proposto Amorese, capogruppo di Città nuova – chiediamo al Prefetto che ci sia coordinamento tra le forze dell’ordine».
«Si consideri inoltre – ha aggiunto Di Tria – anche una premialità, non necessariamente in denaro, per gli agenti della vigilanza privata che riescono a intercettare situazioni degne di segnalazione tempestiva».
A sollecitare la collaborazione dei cittadini e delle associazioni di volontariato sono stati invece Fiore e Bucci.
«Si potrebbe pensare – ha ipotizzato l’ex sindaco – di rimettere mani ad un progetto che stavamo avviando con la mia amministrazione, “Atturn atturn a Quarat”. Gli esercenti erano disponibili ad attivare un sistema di vigilanza di quartiere dalle 22 di sera alle 2 di notte, gli orari per loro più critici. Le associazioni coinvolte – per esempio quella dei carabinieri – svolgerebbero solo un ruolo di osservazione e segnalazione. La loro sarebbe una presenza valida come deterrente e i cittadini la percepiscono molto positivamente».
http://www.coratolive.it/news/Politica/335813/news.aspx