Security, parte la certificazione

Economia

(15 settembre 2014)

Security, parte la certificazione

IN SEGUITO AD UN DECRETO GLI ISTITUTI DI VIGILANZA PRIVATA DEVONO RICEVERE L’ATTESTATO DI IDONEITÀ DAI SOGGETTI AUTORIZZATI DA ACCREDIA, L’ENTE UNICO DESIGNATO DAL GOVERNO CHE NEL 2013 HA SVILUPPATO ULTERIORMENTE LA PROPRIA FUNZIONE NELLA PENISOLA

Luca Palmieri

Milano – La vigilanza privata è un settore in costante crescita nel panorama economico italiano. Nonostante la crisi, l’esigenza da parte di imprese ed anche di condomini e private abitazioni di servirsi di servizi di vigilanza è sempre più forte. Ed è notizia di questi giorni che il Ministero dell’Interno ha deciso di regolamentare ulteriormente le aziende del settore attraverso il Decreto n. 115 del 4 giugno 2014 entrato in vigore il 3 settembre. I circa 900 istituti di vigilanza privata attivi in Italia devono sottoporre i propri impianti, servizi e professionisti alla valutazione da parte di un organismo di certificazione accreditato da Accredia, l’ente unico nazionale di accreditamento designato dal Governo italiano. Tutte le aziende del settore avranno quindi obblighi più stretti ed in particolar modo dovranno, entro un anno dall’entrata in vigore del decreto ministeriale, sottoporsi a verifica da parte di un organismo di certificazione accreditato da Accredia e produrre, per consegnarla in seguito alla Prefettura competente, la documentazione che certifichi la conformità dei servizi alle norme Uni/Iso di riferimento, relative alla qualità dei servizi di vigilanza, telesorveglianza, custodia e scorta valori e alla competenza dei professionisti di security impiegati. Le società stanno quindi aspettando le modalità con cui gli organismi di certificazione accreditati dovranno valutare la conformità degli istituti di vigilanza: è infatti previsto per i prossimi mesi un nuovo decreto che regolamenterà anche questa parte della regolamentazione. Dal decreto già in vigore emergono le strutture più importanti della riforma. La durata della certificazione sarà infatti triennale e prevederà una verifica iniziale da parte dell’ente di accreditamento, seguita da una prima sorveglianza entro un anno dal controllo iniziale, una seconda sorveglianza dopo ventiquattro mesi ed una verifica di rinnovo della certificazione prima della scadenza. Una serie di controlli estremamente rigorosa dunque, che porterà le imprese a dover rispondere in maniera stringente a tutte le caratteristiche richieste dal Ministero dell’Interno. In questo contesto emerge il ruolo di Accredia, l’Ente unico nazionale di accreditamento designato dal Governo italiano. Il suo compito è attestare la competenza, l’imparzialità e l’indipendenza dei laboratori ed organismi che verificano la conformità di prodotti, servizi e professionisti agli standard normativi di riferimento, facilitandone la circolazione a livello internazionale. Accredia è un’associazione privata senza scopo di lucro che opera sotto la vigilanza del Ministero dello Sviluppo Economico e svolge un’attività di interesse pubblico, a tutela delle istituzioni, delle imprese e dei consumatori. In un panorama nazionale ed internazionale dove l’esigenza di verifica delle aziende e dei servizi è sempre più stringente, l’importanza di enti come Accredia è diventata fondamentale. Ed i numeri, inevitabilmente, sono in costante e significativa crescita. Basta pensare che solamente nel corso del 2013 sono stati oltre 1.500 gli organismi ed i laboratori sottoposti ad accreditamento da parte dell’ente nazione. Delle attività controllate da Accredia lo scorso anno, 252 sono state organismi di certificazione, ispezione e verifica, 1.082 laboratori di prova e 167 laboratori di taratura. Una delle attività più importanti è legata alla certificazione sotto accreditamento dei sistemi di gestione di quasi 86mila aziende e di circa 137mila siti produttivi, oltre che 100mila prodotti e servizi e più di 132mila figure professionali. I laboratori accreditati dall’ente hanno invece analizzato ben 5 milioni di prodotti, di cui 3,5 milioni in ambito alimentare. Il fatturato degli organismi di certificazione e ispezione accreditati nel 2013 ha superato i 300 milioni di euro, con una crescita del 10% rispetto all’anno precedente. La nuova sfida è adesso quella legata al settore della vigilanza privata, che prevede nei prossimi mesi la verifica di quasi mille aziende: un settore importante che il decreto del Ministero dell’Interno permetterà di selezionare qualitativamente in maniera ancora più chiara a garanzia dei tanti soggetti che in Italia utilizzano i servizi di security. Le 900 aziende del settore vigilanza privata devono sottoporsi ad accreditamento entro un anno.

http://www.repubblica.it/economia/affari-e-finanza/2014/09/15/news/security_parte_la_certificazione-95776310/

Security, parte la certificazioneultima modifica: 2014-09-16T11:30:01+02:00da sagittario290