Schiamazzi in pubblico? Occhio anche ai vigilantes. La riforma.

Attualità

Venerdì, 13 giugno 2014 – 16:56:00

Schiamazzi in pubblico? Occhio anche ai vigilantes. La riforma.

Tavoli di coordinamento, comitati strategici, una festa per i migliori agenti dell’anno e una migliore collaborazione con i vigilantes privati. Ecco le linee guida della riforma della Polizia Locale.

di Fabio Massa

Un Tavolo per la sicurezza, più collaborazioni tra forze dell’ordine, e anche con i vigilantes privati. E ancora, una struttura di coordinamento delle polizie locali, la promozione di corpi di polizia locale non inferiori alle 18 unità. Ecco le linee della riforma della Polizia Locale che l’assessore Simona Bordonali sta per varare, dopo una serie di incontri con i sindacati di polizia e gli stakeholder. Affaritaliani.it ha potuto visionare le bozze per la legge.

Tra i contenuti fondamentali c’è l’istituzione di un Tavolo di consultazione regionale per la sicurezza urbana. “Il Tavolo è presieduto dal Presidente della Giunta regionale o da un assessore delegato ed è composto dai Sindaci dei capoluogo di provincia e 4 Sindaci, designati dal Consiglio delle autonomie locali, in rappresentanza del territorio – scrive l’assessore BOrdonali – Il tavolo di consultazione costituisce sede di confronto per la realizzazione di politiche integrate di sicurezza urbana e per la polizia locale”. Al Tavolo poi si affianca una “struttura di coordinamento”, con un comitato tecnico “costituito dai comandanti dei corpi di polizia locale dei comuni capoluogo e da quattro ufficiali di Polizia locale con almeno otto anni di anzianità, designati dall’ANCI Lombardia”. Importante, per i piccoli comuni, la parte della riforma che parla di “dotazione organica”: “La Regione promuove la costituzione di corpi di polizia locale con una dotazione organica non inferiore a diciotto operatori e che assicurino la continuità di servizio con almeno due turni”. Dopo l’acqua e l’energia, arriveranno gli ATO (Ambiti territoriali ottimali) anche per la sicurezza, “per aumentare l’efficienza, l’economicità dei servizi associati di polizia locale e dare concrete risposte alle mutate esigenze di sicurezza urbana del territorio lombardo”.

Sempre nella riforma c’è l’istituzione della “giornata della polizia locale regionale nella ricorrenza del Santo patrono della polizia locale, San Sebastiano”. In concomitanza con la festività ci sarà anche la “premiazione degli operatori che si sono distinti per particolari meriti”. Importantissima è poi l’istituzione di un fondo per la difesa nei procedimenti penali a carico degli operatori: “Possono accedere al fondo, a domanda, soltanto gli enti locali privi di polizza assicurativa. Le somme ricevute devono essere restituite senza interessi entro tre anni dall’erogazione”. Infine, per i vigilantes: “Regione, nel rispetto della vigente normativa statale, promuove la collaborazione tra le guardie particolari giurate e la polizia locale per l’attività di presidio del territorio. Le GPG svolgeranno attività sussidiaria di mera vigilanza e priva di autonomia, finalizzata ad attivare la polizia locale, le forze di polizia dello Stato o enti a vario titolo competente per esigenze riguardanti esclusivamente interventi di tutela del patrimonio pubblico e sorveglianza di luoghi pubblici e segnalazione di disturbo alla quiete pubblica”.

Rimane fuori, almeno stando alle bozze, l’istituzione di una polizia regionale, come avrebbe voluto Roberto Maroni. Tuttavia è la Costituzione a non prevedere l’istituzione di un nuovo corpo di polizia. “Il SIAPOL/CSA, dopo essersi espresso favorevolmente verso l’iniziativa della Regione, ha chiesto un impegno più incisivo anche da parte del Presidente della Regione Roberto Maroni affinché venga definita una volta per tutte da parte dello Stato la nostra identità, non possiamo continuare ad esercitare funzioni di P.G. e P.S. al pari delle altre Forza di Polizia senza riconoscimenti, senza tutele e senza un regime contrattuale specifico – commenta il sindacato della polizia locale – Il SIAPOL/CSA ha inoltre proposto l’istituzione di una assicurazione che tuteli tutti gli operatori della Polizia Locale della Lombardia dai danni fisici e dalle malattie professionale al fine di ridurre in parte il mancato riconoscimento della professione usurante”.

http://www.affaritaliani.it/milano/schiamazzi-in-pubblico-130614.html

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