Armi pronte per sparare, caccia ai banditi

Cronaca

05 febbraio 2014

Armi pronte per sparare, caccia ai banditi

Arsenale trovato ai Colli nel furgone rubato, al setaccio l’ambiente della malavita locale. Tra i fucili, un santino di Padre Pio

PESCARA. Le armi erano tutte cariche, pronte per sparare. Due caricatori da trenta colpi in ognuno dei due kalashnikov, quattro colpi nel fucile a pompa e 15 proiettili già inseriti nella pistola Glock. Dettagli che, dopo il ritrovamento dell’arsenale all’interno del furgone dei giornali rubato il 30 gennaio sul lungomare di Martinsicuro e ritrovato ai Colli di Pescara lunedì dai carabinieri, rivelano l’imminenza dell’assalto armato. «Un assalto di un certo livello presumibilmente ai danni di un portavalore», hanno sottolineato in conferenza stampa il capitano Claudio Scarponi e il tenente Antonio Di Dalmazi, «considerando l’efficiente ed elevato volume di fuoco delle armi». Oltre alle armi, nel furgone abbandonato in via Ettore Giovannucci, traversa di via Colle Innamorati, i carabinieri hanno ritrovato due giubbotti antiproiettili, due passamontagna, un paio di guanti da cantiere e un paio di pantaloni, oltre a una tanica di benzina piena a tre quarti, una miccia artigianale e, nel borsone con i giubbotti, anche un santino di Padre Pio. Particolare, questo, che rivelerebbe anche l’origine pugliese dei banditi. È proprio su questo, adesso, che stanno lavorando i carabinieri della compagnia di Pescara a caccia di qualsiasi particolare utile a ricostruire il collegamento tra l’arsenale e il luogo del suo ritrovamento. Non a caso i primi accertamenti hanno riguardato i pregiudicati che abitano nella zona dei Colli e che, stando alle prime ipotesi investigative, potrebbero essere i potenziali destinatari di quel furgone. Per questo gli investigatori si preparano a fare un lavoro lungo e certosino sulle celle telefoniche di alcuni personaggi della malavita locale, per cercare di individuare posizioni e contatti nella fascia oraria in cui potrebbe essere stato abbandonato il furgone. Decisivo, in questo senso, anche l’analisi delle telecamere della zona. In realtà sarebbero poche, ma i carabinieri stanno analizzando le immagini riprese da alcune telecamere di abitazioni private che ridanno sulla strada. Non solo. Importanti risposte potrebbero arrivare anche dalle tracce rilevate dai carabinieri della sezione Investigazioni scientifiche di Bari che, subito dopo il ritrovamento del furgone, hanno analizzato nel dettaglio il volante e l’abitacolo del mezzo isolando impronte che dovranno essere confrontate con quelle del trasportatore di giornali a cui, la mattina di giovedì scorso, è stato rubato il furgone mentre stava scaricando i giornali a un’edicola di Martinsicuro.

«Di scerto», commenta il comandante provinciale dei carabinieri, il colonnello Paolo Piccinelli, «questo ritrovamento è la prova di un efficace controllo del territorio da parte delle forze dell’ordine che a Pescara, più che altrove, vantano un ottimo rapporto di collaborazione. Una collaborazione che riguarda anche gli istituti di vigilanza privata e gli stessi cittadini, tenendo presente che oggi la sicurezza oltre che percepita deve essere partecipata». (s.d.l.)

http://ilcentro.gelocal.it/pescara/cronaca/2014/02/05/news/armi-pronte-per-sparare-caccia-ai-banditi-1.8613565

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