Cronaca
29 gennaio 2014
Stazione di Padova ancora violenta: pestata anche una guardia giurata
Vigilante della Padova Controlli aggredito al distributore di bevande calde: «Mi ha colpito al volto, era una furia: voleva rubarmi la pistola»
di Enrico Ferro
PADOVA. «Stavo prendendo il caffè al distributore automatico di piazzale stazione quando un balordo si è avvicinato a me chiedendomi qualche spicciolo. Gli ho detto di allontanarsi e questo mi si è rivoltato contro come una furia». G.D.M., 49 anni, guardia giurata alla Padova Controlli, racconta così la disavventura avuta davanti alla stazione ferroviaria il 16 gennaio scorso, di giovedì sera poco dopo le 21. Ricoverato in ospedale, è stato dimesso con una prognosi di 15 giorni. Ha pensato e ripensato a quello che è successo e poi si è deciso a fare una denuncia pubblica al mattino: «La situazione in stazione è invivibile. Non si può continuare in questo modo».
Il vigilante risiede nella Bassa padovana e quella sera si trovava in stazione in attesa del bus che lo doveva portare alla sede della Padova Controlli per iniziare il turno di servizio.
«Ho subito un’aggressione da parte di un balordo» racconta G.D.M., «mi trovavo davanti al distributore automatico di bevande calde e stavo prendendo un caffè. Improvvisamente mi si avvicina uno sconosciuto che mi chiede di dargli gli spiccioli. Io ero in divisa. Gli ho detto di allontanarsi, gli ho ripetuto che non avevo intenzione di stare lì a discutere. Insomma, mi sono fatto riconoscere e gli ho detto di starmi lontano. Non l’avessi mai fatto. Questo individuo mi è saltato addosso e ha iniziato a sferrarmi pugni in faccia, spintoni, ancora pugni. Mi ha rotto il setto nasale, mi ha procurato ferite all’arcata sopraccigliare. Non sono riuscito a difendermi, non sono riusciti a placare la sua violenza». Nel corso della colluttazione, riferisce sempre la guardia giurata, il malvivente avrebbe anche tentato di rubargli la pistola dalla fondina. Ferito e spaventato, il quarantanovenne ha telefonato al 113 e ha richiesto l’intervento di un’ambulanza.
«Ho fatto denuncia per quanto successo e, a distanza di giorni, sto ancora andando periodicamente in ospedale per le medicazioni. Quello che mi ha spinto a fare questa denuncia pubblica, è la situazione di degrado che c’è in stazione. Non è possibile tollerare che davanti allo scalo ferroviario di una città come Padova si possa essere aggrediti da un balordo che pretende di avere due soldi. Ciò che più mi ha spaventato, è che non si è fermato nemmeno di fronte alla mia divisa. Per quel che riguarda la descrizione: era vestito di nero, aveva circa 35 anni ed era italiano, forse un tossicodipendente. Spero che la polizia lo trovi e che sia messo davanti alle sue responsabilità».