Guardie giurate senza stipendio, agitazione sindacale alla Metrosistemi

LAVORO

12/03/2013 – 10:43

Guardie giurate senza stipendio, agitazione sindacale alla Metrosistemi

I sindacati sollecitano una maggiore attenzione delle Prefetture

v9LgjqjNTA=--.jpgPESCARA. «I lavoratori dell’Istituto di Vigilanza privata “Metrosistemi srl” hanno cumulato 4-5 stipendi arretrati, non ricevono le buste paga dallo scorso mese di Agosto e non hanno la copertura dei versamenti contributivi da circa un anno».Lo denuncia Luca Ondifero, Filcams Cgil di Pescara, che in un accorato comunicato sottolinea anche altre inadempienze. Infatti queste guardie giurate «sono costrette a lavorare sul territorio di Chieti nonostante la Prefettura competente abbia già da diverso tempo provveduto a revocare all’azienda la licenza per l’esercizio dell’attività su quel territorio». Secondo la Cgil queste «gravi inadempienze sono ampiamente note alle Istituzioni dallo scorso anno, ciononostante tutto resta inalterato e i dipendenti, dopo le iniziative di lotta della scorsa estate 2012, si trovano in una situazione di gran lunga peggiorata, percependo a mala pena qualche acconto di poche centinaia di euro insufficienti anche per la sopravvivenza e per le spese minime». Di qui la proclamazione dello stato di agitazione sindacale per i lavoratori Metrosistemi, con possibilità di scioperi, manifestazioni e presidi per sollecitare l’Azienda a sanare tutte le questioni e per smuovere le Istituzioni «all’assunzione di responsabilità rispetto alle inadempienze aziendali, nonché ad aprire un tavolo di confronto urgente presso la Prefettura di Pescara per garantire il pagamento delle spettanze dovute ai lavoratori, la copertura contributiva, la messa in sicurezza e per garantire loro un lavoro dignitoso». La denuncia della Filcams Cgil prende atto di una situazione di difficoltà economica che coinvolge un pò tutte le società di vigilanza privata, dalle più piccole alle più importanti e che operano anche a livello nazionale. E’ l’onda lunga della crisi: non paga o paga in ritardo l’imprenditore i cui capannoni sono vigilati, le società non pagano i dipendenti ed il cerchio si chiude. Eppure nei mesi scorsi era stato firmato il rinnovo del contratto di lavoro che chiudeva una vertenza lunga quattro anni: «Fisascat-Cisl, Filcams-Cgil e Assiv Confindustria, Agci Servizi Federlavoro e Servizi Confcooperative – Lega Coop Servizi, hanno trovato un’intesa», scriveva in un comunicato Leonardo Piccino, segretario della Fisascat Cisl Abruzzo. Ma questo non è servito ad attutire i colpi della crisi, che non è causata solo dalle difficoltà economiche generali, ma anche dalle modalità con cui spesso vengono affidati gli appalti di sorveglianza. Il che genera un far west nel settore, dove accanto a professionalità molto spinte è possibile trovare anche società e guardie giurate non sempre selezionate al meglio. Il che penalizza gli operatori più motivati. Infatti spesso nei bandi di gara pubblica, le commissioni aggiudicatrici sono prive del membro di “comprovata” competenza professionale nello specifico settore, per cui i capitolati ed i disciplinari tecnici trascurano la dignità professionale delle guardie giurate. Di qui la corsa delle imprese appaltatrici che sono costrette ad offrire prezzi sempre più bassi per battere la concorrenza. Una delle proposte che i sindacati hanno sottoposto ai prefetti, competenti per il decreto di nomina ed il porto d’armi delle guardie giurate nonché per la licenza agli istituti di vigilanza, è di imporre “alle stazioni appaltanti” (cioè ospedali, tribunali, uffici regionali, uffici pubblici in genere, università ecc.) la nomina di un membro qualificato nel settore. Questo piccolo adempimento potrebbe consentire la scelta più adatta, sia per l’attenzione alla formazione professionale delle guardie giurate sia per la professionalità dei concorrenti all’appalto.Sebastiano Calella Lo denuncia Luca Ondifero, Filcams Cgil di Pescara, che in un accorato comunicato sottolinea anche altre inadempienze. Infatti queste guardie giurate «sono costrette a lavorare sul territorio di Chieti nonostante la Prefettura competente abbia già da diverso tempo provveduto a revocare all’azienda la licenza per l’esercizio dell’attività su quel territorio». Secondo la Cgil queste «gravi inadempienze sono ampiamente note alle Istituzioni dallo scorso anno, ciononostante tutto resta inalterato e i dipendenti, dopo le iniziative di lotta della scorsa estate 2012, si trovano in una situazione di gran lunga peggiorata, percependo a mala pena qualche acconto di poche centinaia di euro insufficienti anche per la sopravvivenza e per le spese minime».

Di qui la proclamazione dello stato di agitazione sindacale per i lavoratori Metrosistemi, con possibilità di scioperi, manifestazioni e presidi per sollecitare l’Azienda a sanare tutte le questioni e per smuovere le Istituzioni «all’assunzione di responsabilità rispetto alle inadempienze aziendali, nonché ad aprire un tavolo di confronto urgente presso la Prefettura di Pescara per garantire il pagamento delle spettanze dovute ai lavoratori, la copertura contributiva, la messa in sicurezza e per garantire loro un lavoro dignitoso». La denuncia della Filcams Cgil prende atto di una situazione di difficoltà economica che coinvolge un pò tutte le società di vigilanza privata, dalle più piccole alle più importanti e che operano anche a livello nazionale.

E’ l’onda lunga della crisi: non paga o paga in ritardo l’imprenditore i cui capannoni sono vigilati, le società non pagano i dipendenti ed il cerchio si chiude. Eppure nei mesi scorsi era stato firmato il rinnovo del contratto di lavoro che chiudeva una vertenza lunga quattro anni: «Fisascat-Cisl, Filcams-Cgil e Assiv Confindustria, Agci Servizi Federlavoro e Servizi Confcooperative – Lega Coop Servizi, hanno trovato un’intesa», scriveva in un comunicato Leonardo Piccino, segretario della Fisascat Cisl Abruzzo. Ma questo non è servito ad attutire i colpi della crisi, che non è causata solo dalle difficoltà economiche generali, ma anche dalle modalità con cui spesso vengono affidati gli appalti di sorveglianza. Il che genera un far west nel settore, dove accanto a professionalità molto spinte è possibile trovare anche società e guardie giurate non sempre selezionate al meglio. Il che penalizza gli operatori più motivati. Infatti spesso nei bandi di gara pubblica, le commissioni aggiudicatrici sono prive del membro di “comprovata” competenza professionale nello specifico settore, per cui i capitolati ed i disciplinari tecnici trascurano la dignità professionale delle guardie giurate. Di qui la corsa delle imprese appaltatrici che sono costrette ad offrire prezzi sempre più bassi per battere la concorrenza.

Una delle proposte che i sindacati hanno sottoposto ai prefetti, competenti per il decreto di nomina ed il porto d’armi delle guardie giurate nonché per la licenza agli istituti di vigilanza, è di imporre “alle stazioni appaltanti” (cioè ospedali, tribunali, uffici regionali, uffici pubblici in genere, università ecc.) la nomina di un membro qualificato nel settore. Questo piccolo adempimento potrebbe consentire la scelta più adatta, sia per l’attenzione alla formazione professionale delle guardie giurate sia per la professionalità dei concorrenti all’appalto.

Sebastiano Calella

http://www.primadanoi.it/news/cronaca/538249/Guardie-giurate-senza-stipendio–agitazione.html

Guardie giurate senza stipendio, agitazione sindacale alla Metrosistemiultima modifica: 2013-03-13T12:00:00+01:00da sagittario290