I vigilantes aggrediti: «Lunghi attimi di terrore»

Cronaca

15 dicembre 2012

I vigilantes aggrediti: «Lunghi attimi di terrore»

Tre guardie giurate sotto shock, una colpita alla tempia e scaraventata a terra Il conducente di un furgone: «Mi hanno bloccato sparando alle ruote»

furgone.jpgVASTO. Ore 14. I testimoni vengono convocati in commissariato. Ha il volto tumefatto l’agente del furgone portavalori assaltato sull’A14. Erano in tre sul veicolo: Fernando Magliano, 47 anni, di Brittoli (Pescara), Andreas Nawratic, 34, e Giovanni Pallotta, 31, residenti a Campobasso. «È stato terribile», mormora uno dei tre prima di entrare in commissariato insieme ai due colleghi che erano con lui per rilasciare al pm, Enrica Medori, la propria testimonianza. «I banditi lo hanno tirato fuori dal furgone e dopo averlo colpito alla tempia lo hanno gettato per terra con il viso contro l’asfalto», racconta un amico. Quando l’uomo ha sentito la gang andare via, ha ripreso fiato.

Dietro di lui c’è un altro giovane. È il genero di un’impresa di abbigliamento di Pescara che lavora per Gucci e al momento del raid stava guidando uno dei due furgoni usati poi dai banditi per bloccare l’autostrada. Il giovane era diretto a Lecce. «Ringrazio Dio perché sono vivo. È un miracolo», racconta. «È successo tutto in una manciata di secondi. Ho sentito lo scoppio delle gomme, poi una raffica di colpi contro il mio furgone. Non ho avuto il tempo di capire cosa stesse accadendo. Il mezzo ha sbandato ma si è fermato. Un uomo incappucciato ha aperto il portello e mi ha buttato per terra. Avevo il volto contro il guardrail. Un incubo», mormora ancora pallido e provato.

Poco dopo arriva il suocero, spaventato. «Siamo gente tranquilla che chiede solo di lavorare. Mio genero si è trovato all’inferno senza sapere perché. Fortuna che non gli è accaduto nulla».

Non sono meno spaventati i testimoni che, loro malgrado, hanno assistito al passaggio della gang in via De Vito, a San Salvo. «Mia madre sistemava legna nel cortile quando ha sentito sollevare la saracinesca di un garage e subito dopo lo stridìo delle gomme di un’auto. Si è affacciata per invitare l’automobilista alla prudenza perché vicino c’è una scuola. Poco dopo ha capito che doveva essere successo qualcosa di grave, ma non ha visto chi era in auto», racconta uno dei residenti di via De Vito.

E a poca distanza abita anche la sorella del consigliere comunale Nicola Sannino (Idv). «Anche mia sorella ha visto un grande trambusto. Si è spaventata e mi ha chiamato», racconta il consigliere fuori dal commissariato. «La polizia e i carabinieri la stanno ascoltando insieme ad altri residenti». Gli investigatori hanno sentito anche il titolare dell’Aquila, Tommaso Di Nardo, e un’altra decina di persone che hanno assistito, impotenti, al passaggio dei banditi.

(p.c.)

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I vigilantes aggrediti: «Lunghi attimi di terrore»ultima modifica: 2012-12-16T11:15:00+01:00da sagittario290