Guardia giurata aspirante suicida «Ho perso lavoro»

Cronaca

17/09/2012, 05:30

VELLETRI

Guardia giurata aspirante suicida «Ho perso lavoro»

Voleva uccidersi per problemi di lavoro e amore.

diventare-guardie-giurate.jpgLo hanno salvato Facebook e i colleghi. Lui, M.L., guardia giurata di 38 anni, mercoledì aveva scritto il suo progetto mortale sul social network: «Voglio farla finita, non ce la faccio a continuare». Intendeva spararsi in bocca con un colpo di pistola calibro 40, accanto alla chiesa San Salvatore di Velletri. I colleghi hanno avvisato i carabinieri che hanno convinto il vigilante a non premere il grilletto. E per fortuna la storia è a lieto fine. «Aspettavo il momento giusto – rievoca il vigilante – volevo che la gente si allontanasse dalla chiesa e poi l’avrei fatto». Ora la pistola gli è stata sequestrata. Lavorava per l’istituto di vigilanza Centro logistico sicurezza trasporti valori. Ma gli è successo di tutto. «Nel 2008 sono stato assunto – racconta – Presso la società avevo trasportato la rata del prestito contratto in precedenza con una banca dando in garanzia la cessione del quinto, circa 250 euro su mille e poco oltre di stipendio. In quell’anno mi sono sposato con una ragazza di 31 anni. Poi è accaduto l’incredibile. La mia consorte ha cominciato a lamentarsi. Lavoravo 12 ore al giorno e praticamente non mi vedeva mai. L’istituto di credito mi ha chiamato dicendo che le rate del prestito non venivano pagate. Quando ho chiesto spiegazioni alla ditta me ne sono state date diverse. Prima mi è stato detto che la banca aveva commesso un errore. Poi che era stato fatto dal Centro logistico. Ad aprile 2010 – prosegue – mi sono divorziato. La banca lamentava quasi un anno di arretrati. I miei nervi erano andati in pezzi. Non è facile resistere a certi urti, tutti insieme: i soldi, gli affetti. Un disastro insomma. E non era finita. A dicembre di due anni fa comunico all’istituto che sono in malattia. Ho la posta elettronica certificata. La mattina informo e chiedo conferma della email inviata. Dalla Clstv mi dicono che è tutto ok. All’una dello stesso giorno mi licenziano. Alla fine sono rimasto con una mano davanti e una di dietro. Mi sono visto crollare il mondo addosso. Ho scritto quel messaggio su Facebook, ho preso la pistola e sono uscito». La storia è finita davanti al gudice. La sentenza sarebbe già stata emessa. Il vigilante avrebbe ragione su tutta la linea. Sarebbe illegittimo il licenziamento e i soldi non pagati alla banca potrebbero figurare l’appropriazione indebita.

F.D.C.

http://www.iltempo.it/roma/2012/09/17/1364036-guardia_giurata_aspirante_suicida_perso_lavoro.shtml

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