Sistema d’allarme su autobus e tram

Sabato 7 Gennaio 2012,

Ed: PADOVA
Pagina: 6

SICUREZZA I mezzi pubblici dotati di un pulsante per segnalare episodi di violenza a bordo 

Sistema d’allarme su autobus e tram

1726.jpgAps respinge al mittente ogni accusa: «Il sistema di sicurezza negli autobus è attivo già da novembre». Ad accendere le polveri aveva provveduto ieri Paolo Tollio di Filt Cgil che, commentando l’ennesima aggressione ai danni di un controllore, era andato all’attacco: «Da anni chiediamo che i bus vengano dotati di un pulsante collegato con la centrale operativa che ci consentirebbe, in caso di pericolo, di dare l’allarme in tempo reale e senza essere notati». «L’azienda per il momento non ha dato segnali in questo senso – ha aggiunto – ha informatizzato praticamente ogni aspetto della sua attività, ma su un dispositivo che garantisca la nostra incolumità, ha preferito non investire».    

Dichiarazioni che non sono affatto piaciute al presidente di Aps holding Amedeo Levorato: «Il sistema di emergenza su tutti i bus e i tram è attivo dal 30 ottobre. Quando dichiarato da Tollio quindi non ha ragion d’essere». A dire il vero, il pulsante anti aggressione, non è l’unica iniziativa messa in campo da Aps per garantire la sicurezza di controllori e autisti. Fino a 6 mesi fa infatti ad affiancare i controllori, soprattutto in orario notturno, c’erano dei vigilantes. Una presenza che serviva anche a dissuadere eventuali comportamenti aggressivi anche nei confronti degli altri passeggeri. Una presenza che però, a causa delle “sofferenze di cassa”, è venuta meno e non pare destinata a tornare a bordo di bus e tram in tempi brevi. Sul versante dei tagli però potrebbero esserci delle notizie incoraggianti. Fino ad un paio di giorni fa, si dava infatti per scontato che il taglio agli stanziamenti regionali per il trasporto pubblico ammontasse a circa 2,7 milioni di euro, una cifra che avrebbe costretto l’azienda a rincarare automaticamente i prezzi dei biglietti di bus e tram. Le ultime notizie in arrivo dalla Regione dicono invece che il taglio potrebbe limitarsi ad un milione di euro. Quanto agli aumenti poi, si tratta di un’opzione che, ad oggi, viene esclusa in maniera categorica dall’assessore alla Mobilità Ivo Rossi. Sulle revisioni tariffarie infatti ad avere l’ultima parola è sempre e comunque il comune che detiene oltre il 99% della società. Per il momento non dovrebbero esserci dei rincari neppure per qual che riguarda le aree di sosta gestite da Aps.

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