Furto al Palaghiaccio, 10 mila euro di danni

Mercoledì 28 Dicembre 2011,

Ed: PADOVA
Pagina: 7

IL CASO Sventrate le macchinette per la ristorazione

Furto al Palaghiaccio, 10 mila euro di danni

Il responsabile: «Ora guardie armate e telecamere»

1740.jpgMigliaia di euro di danni per rubare 400 euro scarsi di monetine. Ladri violenti che, l’altra notte, hanno sventrato le macchinette per la ristorazione del Palaghiaccio di via Geremia al Plebiscito. Il furto ha scioccato il responsabile della struttura Dimitri Barbiero: «La violenza con cui hanno distrutto le macchinette per la ristorazione è stata incredibile. Le hanno aperte come una scatola di sardine e solo per rubare 400 euro di monetine e un telefono cellulare del valore di 10 euro. Il Palaghiaccio ha aperto la sua stagione l’otto dicembre e la terminerà in aprile. Era mia intenzione offrire ai clienti cioccolata calda, altre bevande e anche la pizza. Ora invece i distributori sono stati portati a riparare. Un furto assurdo. I danni ammontano a quasi 10 mila euro». Il responsabile del Palaghiaccio, già nella prima mattina di ieri quando i carabinieri sono arrivati in via Geremia, ha deciso di proteggere la struttura. «Abbiamo subito installato – ha dichiarato Barbiero – due telecamere di videosorveglianza. In questo modo se i ladri ritornano riusciremo a filmarli. E poi abbiamo organizzato la vigilanza armata. Adesso non ci sarà più solo il custode, ma anche le guardie giurate con la pistola». Barbiero ha poi così analizzato il furto: «Secondo me non si è trattato di una banda di ragazzini, ma di ladri professionisti. Persone che sono abituate proprio a rubare le monetine delle macchinette per la ristorazione. É incredibile come abbiano distrutto i distributori per aprirli. Non avevo mai visto nulla di simile». 

Sempre l’altra notte un medesimo furto si è registrato al circolo Auser per gli anziani di via Varese in zona Palestro. I ladri, dopo essere entrati, hanno rubato le monetine delle macchinette per la distribuzione. In via Varese, ieri mattina, sono arrivati gli agenti della sezione “Volanti”. Nell’arco di un anno è il quarto furto che l’Auser di via Varese subisce. Esattamente nell’aprile del 2010 e nel giugno ancora del 2010. In totale hanno rubato una televisione, un videoregistratore, un computer e centinaia di monetine per i distributori del caffè. Gli anziani, gli iscritti sono quasi cento, incominciano ad avere paura, tanto che hanno deciso di installare un sistema di antifurto. «Qui la zona di notte è male frequentata, vediamo brutta gente» hanno dichiarato. Spesso infatti nel quartiere circolano alcuni tossicodipendenti.

Non è escluso che a rubare al Palaghiaccio e al circolo Auser possa essere stata la stessa banda di ladroni. Gli inquirenti nelle prossime ore visioneranno i sistemi di videosorveglianza presenti nelle aree dove si sono registrati i furti.

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Furto al Palaghiaccio, 10 mila euro di danniultima modifica: 2011-12-29T10:45:00+01:00da sagittario290

Botte a un paziente, denunciato dall’Ulss

Venerdì 16 Dicembre 2011,

Ed: VENEZIA
Pagina: 9

OSPEDALE CIVILE Inchiesta interna dopo l’aggressione in corsia

Botte a un paziente, denunciato dall’Ulss

ospedale-civile-di-venezia-300x225.jpgLa direzione dell’ospedale di Venezia ha sporto denuncia contro il paziente di 39 anni che l’altra sera ha aggredito senza motivo un altro ricoverato, procurandogli lesioni superiori ai 20 giorni di prognosi. È stata anche avviata un’indagine interna per accertare eventuali responsabilità sull’accaduto. Il fatto è avvenuto al Civile nella serata di lunedì. Vittima un anziano di 74 anni, ignaro che il letto in cui dormiva, all’interno del reparto di Medicina, era stato occupato la notte prima da un omone alto circa un metro e novanta per un quintale di peso, che però – sottolinea la direzione dell’ospedale – “aveva abbandonato volontariamente il reparto alle 5.30 di mattina” e che alla sera, trovando il letto occupato, si è accanito contro colui che stava sotto le coperte. Sono comunque già emersi con chiarezza alcuni elementi, scrive un comunicato della direzione medica. «Nel ribadire che un episodio isolato non compromette affatto la sicurezza dell’ospedale veneziano, puntualizziamo che il paziente non era affatto stato dimesso “frettolosamente”. Piuttosto, ha abbandonato alle 5.30 di lunedì mattina volontariamente il reparto. Poiché indossava abiti normali è passato inosservato davanti alla guardia giurata. Il personale del reparto di Medicina, che aveva in cura il paziente dal 1° dicembre, ha subito avvertito la polizia e anche il servizio di Psichiatria. Il paziente non “si è aggirato all’interno dell’ospedale”, ma ha fatto ritorno al Civile verso le 20.30».

Il centro dei diritti del malato ha intenzione di chiedere ufficialmente spiegazioni sull’accaduto, ed esprime preoccupazione per l’episodio, che pure rappresenta un caso isolato. 

«Resta da capire se ci sia stata un po’ di rilassatezza nella ricerca di un soggetto che si sapeva potenzialmente pericoloso» sottolinea Pietro Rigamonti, del Centro diritti del Malato – che è poi tornato in reparto e si è accanito con quella violenza. Vogliamo capire esattamente come è stata condotta la vicenda».

Tra l’altro non è chiaro come mai l’uomo sia stato sottoposto a trattamento sanitario obbligatorio, con l’ausilio di un piccolo esercito di agenti della polizia municipale, solo il giorno successivo all’aggressione, quando se ne stava nella propria abitazione. (r.v.)

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Inchiodati dalla polizia i vigilantes allo sbaraglio

Sabato 10 Dicembre 2011,

Ed: TREVISO
Pagina: 19

Inchiodati dalla polizia i vigilantes allo sbaraglio

Nicola Cendron

3342.jpgVigilantes sì, ma soltanto sulla carta. Risultavano al lavoro ed erano spesso a casa in malattia; giravano con i walkie talkie rotti ed erano costretti a comunicare con la centrale operativa attraverso i cellulari. Infine, molti dei servizi di pattugliamento in aziende e negozi erano fittizi, cioè esistevano nella documentazione, senza avere alcun riscontro nella realtà dei fatti. Sono solo alcune delle irregolarità riscontrate dalla sezione amministrativa della Questura durante un controllo effettuato nei confronti dell’istituto di vigilanza “Global Protection group” di Montebelluna: l’agenzia, con sede amministrativa in via Santa Maria in Colle (la sede legale risulta invece essere a Vittorio Veneto, in via Diaz) sarà segnalata alla Prefettura che provvederà al ritiro della licenza e dunque alla sospensione dell’attività. Denunciato il titolare dell’istituto, un 40enne di Arcade, per inosservanza al testo unico di pubblica sicurezza. La “Global protection”, attiva dal 2009, in base alle indagini svolte dalla polizia, contava su appena due guardie giurate: davvero troppo poche per controllare notte e giorno decine tra negozi e aziende. Tra i suoi clienti c’era anche la Nice, con sedi a Montebelluna e Ponte di Piave. Il sospetto della Questura è che molti dei servizi fossero inventati di sana pianta. In tal senso è stata sequestrata varia documentazione tra cui le buste paga dei dipendenti: emerge che in alcuni casi i vigilanti erano in ferie o in malattia quando in realtà, dalle comunicazioni alla Questura, risultavano regolarmente in servizio a controllare gli obiettivi. Tra le altre irregolarità c’erano il sistema radio non funzionante, l’equipaggiamento carente delle guardie giurate (senza torce e giubbotti) e la scarsa sicurezza della centrale operativa (sistemata in un seminterrato). Ovvio che ora la polizia, forte di un simile precedente, voglia vederci più chiaro nel mondo degli istituti di vigilanza. E molti verranno passati al setaccio.

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Inchiodati dalla polizia i vigilantes allo sbaraglioultima modifica: 2011-12-11T12:00:00+01:00da sagittario290

Pestaggio sul ponte Indagano i carabinieri

Venerdì 2 Dicembre 2011,

Ed: VENEZIA
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Pestaggio sul ponte Indagano i carabinieri

Carabinieri 112.jpgAl vaglio dei Carabinieri di San Zaccaria c’è la testimonianza della guardia giurata della North East service che l’altra notte è intervenuta per sedare una rissa al ponte di San Giovanni Grisostomo, conosciuto come il ponte dei Zogatoi. 

Vittima un giovane tunisino, aggredito – pare per motivi legati allo spaccio di stupefacenti – da un paio di coetanei albanesi. L’africano è stato prima colpito con calci e pugni e successivamente addirittura ferito con un coltello o un’altra arma da taglio, che potrebbe essere stato lanciato in acqua dagli aggressori, fuggiti al sopraggiungere della guardia giurata. 

L’episodio è avvenuto verso l’una di notte, in un orario in cui la strada era quasi deserta e gli schiamazzi sono stati uditi nelle case dai residenti che hanno allertato il nucleo natanti dei Carabinieri. Gli inquirenti stanno dunque cercando di dare un’identità agli aggressori, anche se l’impresa si presenta ardua.

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Pestaggio sul ponte Indagano i carabinieriultima modifica: 2011-12-03T11:45:00+01:00da sagittario290