Negozi presi di mira dai ladri

Cronaca

07/12/2009

Negozi presi di mira dai ladri
E nei quartieri torna la paura

MALAVITA SCATENATA. Viaggio nella periferia dove sono in aumento furti e rapine ai danni dei commercianti

A San Zeno: «Appena scende il buio la gente si tappa in casa» A Borgo Venezia: «Pochi rischi se si colpiscono i commercianti»

126272_184351_medium.jpgVerona. «Siamo nei guai fino al collo». Traduciamo così il commento arrabbiato di un esercente di San Zeno. La mattina dopo la rapina al bar Pecora Nera di piazza Corrubbio, messa a segno sabato da due banditi armati di taglierino, il fatto circola di bocca in bocca tra i negozianti del quartiere: ciascuno preoccupato che, la prossima volta, possa toccare a lui. «Come vedete la situazione sicurezza nella zona?». La domanda innesca immediatamente una lunga serie di lamentele. E pensare che solo poche ore prima della rapina, come racconta il titolare della pasticceria San Zeno, il sindaco Tosi e l’assessore Corsi erano passati a parlare ai negozianti della piazza del prossimo rafforzamento d’illuminazione e sorveglianza.

I commercianti ribadiscono ancora più forte che, in piazza Corrubbio, la «barricata», come la definiscono, di pannelli attorno al cantiere dei sondaggi archeologici è un invito a nozze per scippi, furti e rapine. Da un lato perché fa del marciapiede un cordolo buio, dove agire indisturbati, dall’altro perché nasconde questo agglomerato di negozi ai controlli in auto delle forze dell’ordine: «Che comunque», ammettono, «ci sono». Una pattuglia era passata davanti al Pecora Nera poco prima della rapina, conferma la vittima dell’aggressione, «ma non basta».

«I furti sono all’ordine del giorno, io non perdo nemmeno il tempo a sporgere denuncia, tanto poi mancano le punizioni», afferma il gestore del bar all’angolo con via Barbarani. «Appena scende il buio, la gente si tappa in casa perché non si sente sicura», aggiunge il titolare della pizzeria al taglio in piazza.

Ma il problema della sicurezza non riguarda solo San Zeno. A Borgo Roma, basta un giro tra i negozi di via Centro, dove a fine novembre si sono succedute in pochi giorni due rapine e un furto, per constatare che il livello di preoccupazione resta alto. E due giorni fa, poco distante, altro furto in un bar-pasticceria: «Erano un paio di giorni che due giovani veronesi si presentavano sempre alla stessa ora, verso la pausa pranzo», spiega la titolare. «L’ultima volta, dopo che uno dei due ha chiesto come al solito di andare in bagno, ho visto, sbirciando nel corridoio, che la mia borsa non stava più sotto il cappotto, dove l’avevo nascosta: era aperta. Verificato che il portafoglio era sparito, l’ho fatto subito notare al ragazzo, che però insieme all’amico mi ha provocato dicendo: “Mi perquisisca”. Siccome ero sola in negozio, ho lasciato perdere». Ma i poliziotti di quartiere? «Passano di qui in media due volte la settimana. E io pago già la vigile notturna».

E in Borgo Venezia, dove poco tempo fa la polizia ha acciuffato i due giovani che rapinavano i passanti, un edicolante spiega: «Ormai sappiamo di essere più a rischio noi, piccoli esercenti, delle banche o di altre attività di grandi dimensioni, dotate di telecamere, allarmi e magari anche di vigilanza privata. Colpire i negozianti, invece, significa portar via un incasso piccolo, di solito poche centinaia di euro, ma senza troppi rischi».

Lorenza Costantino

Negozi presi di mira dai ladriultima modifica: 2009-12-08T11:15:00+01:00da sagittario290