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By admin at 11 novembre, 2009, 4:48 pm
A proposito di abusivismo: falsi poliziotti o falsi vigilantes “buttano fuori” i lavoratori.
ROMA – Un bliz in piena regola, con tanto di piede di porco e torce puntate sul viso, che ha sorpreso i dipendenti dell’ex Eutelia, società smembrata attraverso la cessione del ramo d’azienda e assorbita dal Gruppo Agile, posti in presidio all’interno dei locali per protestare contro i 1200 licenziamenti previsti dalla nuova dirigenza.
Sgomento è la prima sensazione esprimibile, perché ormai non ci si meraviglia più di nulla, osservando le immagine trasmesse da vari telegiornali e riportate da quotidiani e on line, Corriere della Sera.it, La Repubblica Roma.it etc.
Erano circa le 4 del mattino, secondo il racconto di uno dei lavoratori, quando una quindicina di “bravi guaglioni” ha fatto irruzione nella ex Eutelia qualificandosi come agenti di polizia. Urlando e puntando le torce sui volti assonnati degli occupanti, hanno chiesto i documenti intimando di abbandonare l’edificio. Ma uno dei lavoratori ha avvertito prontamente la polizia che la cronaca racconta essere intervenuta sul posto traendo in arresto i quindici uomini guidati da Samuele Landi, ex a.d. di Eutelia. Si apprende che velleità interventiste di Landi sarebbero ben note, è presidente dello Skydrive center group e ha alle spalle 1900 lanci con il paracadute, ma la sua ultima azione è terminata in questura. A parte il reato in cui sono incorsi i summenzionati “bravi” qualificatisi quali agenti di polizia va fatto rilevare che nell’immaginario collettivo sono stati rappresentati come vigilantes, peggiorativo del termine metronotte o guardie giurate. In realtà i quindici “guagliuncielli” non appartengono alle forze dell’ordine né tantomeno sarebbero guardie giurate, ma dipendenti di una pseudo società di sicurezza, Berani Group, che fornirebbe servizi di portierato, reception, in pratica una sorta di sicurezza integrata e safety, quindi, nella peggiore delle ipotesi, si tratterebbe di semplici “buttanofuori” abusivi.
Siamo da pochi giorni usciti da un convegno, il SicurEurope, nel corso del quale sono stati denunciati questi tipi di abusivismi che soprattutto nella Capitale vedono protagoniste false società di vigilanza privata, false guardie giurate e strani bodyguard o buttafuori o ancora custodi – portieri che vantano di fare sicurezza attraverso società più disparate che a nessun titolo possono vantare di far parte del novero di aziende di vigilanza privata autorizzate con licenza ad operare in simili servizi rilasciata dalla locale Prefettura, stessa cosa dicasi per le false guardie giurate non decretate. E intanto chi deve governare e ben legiferare guarda altrove.