L’INDAGINE
25 settembre 2009
I fantasmi del cellulare
Rubano l’identità per intestare i telefonini
Vittima la «3», 32 indagati. La procura: truffa e falso. Coinvolta una guardia giurata che fa vigilanza al tribunale di Firenze
Ci sono 700 telefonini «fantasma» della 3 che girano in Italia. Li hanno in mano persone che hanno assunto un’altra identità. E bisogna capire chi siano i reali possessori dei cellulari. Ecco perché i carabinieri del Comando provinciale fiorentino, coordinati dal sostituto procuratore Giulio Monferini, in queste ore stanno cercando di fare luce su un’inchiesta che è delicata. Ventotto indagati, sparsi in Italia, più quattro persone che vivono in città che sono state perquisite nei giorni scorsi: tra di loro c’è Mirko Berto, titolare di una società, e Roberto G., guardia giurata della «Securitas Metronotte» che lavora al Tribunale di Firenze, dove fa vigilanza.
I LADRI DI IDENTITA’ – Per loro, la magistratura diretta dal procuratore capo Giuseppe Quattrocchi, ipotizza i reati di associazione a delinquere finalizzata alla truffa e alla falsità in scrittura privata. Che cosa hanno scoperto gli investigatori dell’Arma? Semplice: dopo aver sequestrato oltre duemila fotocopie di contratti tra la società e altrettanti clienti, è spuntato fuori che almeno 700 non esistono. Anzi, sono virtuali perché sono stati fotocopiati documenti di identità per sostituire l’intestario del cellulare col vero possessore. Ecco perché, nelle scorse settimane, sono state perquisite tredici persone che vivono in Toscana: alla fine sono stati trovati telefoni e modem della compagnia 3. Per gli inquirenti, però, c’è un meccanisimo ben preciso usato dalla presunta associazione a delinquere per procacciarsi documenti d’identità. Era, secondo le risultanze investigative, un compito affidato a due albanesi e a Roberto G., che lavora come guardia giurata al Tribunale di Firenze con compiti di vigilanza. Resta da capire a chi fossero venduti questi telefoni e soprattutto a cosa servissero. Un compito non da poco.
Simone Innocenti