Venerdì 7 Agosto 2009 ore 17:12
Cuneo: ex guardia giurata fa colpo da 140mila euro
Non gli è bastato fingersi mancino ed utilizzare un camuffamento capace di renderlo irriconoscibile. Dopo aver rubato 142mila euro e circa 60mila dollari in contanti dal caveau dell’istituto di vigilanza presso il quale aveva prestato servizio fino a poco tempo prima, un 40enne monregalese è stato identificato e catturato dalla polizia. L’operazione, condotta dalla squadra mobile della questura del capoluogo e svelata questa mattina in una conferenza stampa dal suo Dirigente Tommaso Pastore, risale alla fine della settimana scorsa. Vittima dell’’alleggerimento’ la Union Security di Cuneo, ditta specializzata nel trasporto di valori. I titolari dell’azienda denunciano il furto alla polizia fornendo i filmati registrati dalla telecamere poste a guardia della cassaforte. Gli occhi elettronici ‘immortalano’ il ladro che indossa una tuta sotto la quale un giubbotto ed altri abiti celano la sua corporatura. Con il volto travisato l’uomo non sembra dimostrare grande familiarità col luogo in cui svolge il colpo ed ‘opera’ con la mano sinistra. Il trucco, studiato per escludere dalla lista dei sospettati persone che avessero lavorato in passato nell’istituto di vigilanza, non inganna però gli investigatori. Il sistema di sicurezza dotato di codici e badge è troppo sofisticato per non far pensare ad un ex dipendente anche se, terminato ogni rapporto di lavoro, l’azienda adotta le procedure necessarie a mettersi al riparo da ogni sorpresa.
Grazie alla collaborazione ed alle informazioni fornite dalle guardie giurate alle dipendenze dell’agenzia, gli inquirenti imboccano presto la pista giusta individuando il colpevole 3 giorni dopo il colpo e recuperando il bottino costituito da banconote giù usate e quindi molto difficilmente rintracciabili. “In questa operazione – ha detto Pastore – ci siamo serviti di tecniche di investigazione ‘pura’ svolgendo sopralluoghi, rilievi scientifici e pedinamenti. Non abbiamo utilizzato intercettazioni” Sotto la lente di ingrandimento finiscono 3 persone ‘sospettate’ che gli investigatori interrogano e seguono nei loro spostamenti. Uno di loro si tradisce fornendo qualche dettaglio di troppo e dà luogo a comportamenti sospetti. Gli agenti lo pedinano e trovano il luogo in cui il denaro viene nascosto. L’uomo aveva sfruttato la sua esperienza lavorativa di 4 anni presso la ditta non riuscendo però a camuffare completamente le sue movenze né la sua altezza. Nel caveau apre i cassetti sbagliati, usa sempre la mano sinistra, ma non fa comunque la figura dell’estraneo. “Non era una persona di cui si sarebbe potuto sospettare – ha proseguito Pastore -. Invece aveva studiato il colpo nel tempo.”
Ma l’ex dipendente non è l’unica persona coinvolta nell’operazione ‘Tiro Mancino’. L’ammanco denunciato dall’Union Security (250mila euro) si rivela infatti nettamente superiore a quello recuperato in un primo tempo dalla polizia. Approfittando della situazione di confusione originata dal colpo, un altro soggetto, estraneo alla ditta, successivamente al furto, riesce ad appropriarsi di altri 100mila euro. Si tratta di una donna che ha agito all’insaputa del primo ladro. E’ stata già individuata dal personale della Squadra Mobile. Sul suo conto le indagini sono ancora in corso, ma il maltolto, come il resto della somma, è già stato recuperato e riconsegnato ai legittimi proprietari.
Piero Lunati