Sicurezza/ Ronde, Anfp: possono aprire spazi a gruppi paramilitari
Rischio è spontaneismo vigilanza privata
Roma, 13 giu. (Apcom) – L’associazione nazionale funzionari di polizia lancia l’allarme che la nascita delle cosiddette ronde dei volontari possano dare il via a organizzazioni di tipo paramilitare. “Assistiamo – afferma il segretario dell’Anfp, Enzo Ltizia – a questo spontaneismo della vigilanza privata con uno scetticismo pari a quello di chi si chiede se a questo mondo vi sia, qualcuno, in certi settori sia pronto a fare qualcosa di economicamente rilevante per nulla. Siamo abituati, infatti, alle organizzazioni di pseudo volontariato che per un verso o per un altro – aggiunge – pretendono sovvenzioni pubbliche nelle quali la rendicontazione non sempre appare chiara e oggetto di efficaci controlli”.
“Uno Stato serio, poi, progammando scientificamente l’espandersi di iniziatiave private per la gestione della sicurezza – continua Letizia – dovrebbe pensare a potenziare adeguatamente e far coordinare le attività di controllo, quelle proprie della polizia amministrativa, investendo risorse in formazione, tecnologia e personale”.
“La polizia amministrativa delle questure, però, e solo un pallido simulacro di ciò che ci vorrebbe, mentre gli uffici centrali sono disorganizzati, sottodimensionati, privi di adeguata guida e, sostanzialmente, incapaci di gestire qualsiasi politica ed indirizzo dell’azione territoriale secondo criteri di qualità, e, mem che meno, di eccellenza. Il rischio – prosegue il segretario dell’Anfp – è quello che dietro incontrollate iniziative di questo tipo, possono, prima e poi radicarsi gruppi di ispirazione para militare, abusivi della vigilanza privata, mafiosi esperti del controllo del territorio, sfruttatori senza scrupoli del lavoro, ed altri personaggi di questa risma”.
“Tutto sommato, allora, – conclude – preferiamo la logica lucida del 1931 (testo unico delle leggi di pubblica sicurezza) a quella confusa ed inconcludente di certi improvvisatori dei nostri tempi”.