Anche un poliziotto e una guardia giurata…

16 giugno 2009

Una delle vittime sarebbe stata costretta a prostituirsi dal suo convivente

Anche un poliziotto e una guardia giurata in una banda che sfruttava prostitute

La denuncia è partita dalla stesse donne, tra le quali c’è una minorenne. Tredici le persone finite in manette

6777513--190x130.jpgTARANTO – Anche un poliziotto, che risiede a Laterza (Taranto) ma lavora in un’altra provincia pugliese, e una guardia giurata di Palagiano (Taranto) facevano parte di una organizzazione criminosa dedita allo sfruttamento della prostituzione, all’estorsione e all’usura, scoperta dai carabinieri a Taranto dopo la denuncia delle stesse donne, una delle quali minorenne. I militari hanno arrestato, in esecuzione di provvedimenti restrittivi, 13 persone, a 11 delle quali sono stati concessi gli arresti domiciliari. I provvedimenti restrittivi sono stati notificati a persone residenti a Castellaneta, Laterza, Massafra e Palagiano, nel versante occidentale della provincia jonica. Ai componenti l’organizzazione sono contestati episodi risalenti agli anni 2006 e 2007. I provvedimenti restrittivi sono stati emessi dal gip del tribunale jonico Giuseppe Disabato.

SFUFE DEI «PROTETTORI» – Il presunto giro di sfruttamento della prostituzione è stato scoperto dopo le rivelazioni di due donne. Una di loro, di 30 anni, di Castellaneta (Taranto), si è presentata spontaneamente ai carabinieri nel 2006 sostenendo di essere stata costretta dal convivente quarantenne a prostituirsi tutti i giorni, anche fuori regione. Sia la donna sia il suo compagno-sfruttatore sono stati posti agli arresti domiciliari. Le indagini dei carabinieri avrebbero accertato che alcune prostitute sarebbero state sfruttate dai loro compagni che le accompagnavano agli appuntamenti fissati e percepivano la parte più cospicua della prestazione, che ammontava a 100 euro.

LINGUAGGIO CRIPTATO – Secondo l’accusa, i clienti più fidati delle donne consegnavano a conoscenti le utenze telefoniche utili per contattare le prostitute e fornivano indicazioni su modalità e luoghi d’incontro, utilizzando il più delle volte un linguaggio criptato usato dal gruppo: «fare un servizio», «prendere un caffè» o «una pizza veloce» e «la partita di calcio».

GLI ARRESTATI – In carcere sono finiti Massimo Castellano, di 38 anni, ed Enrico Sollazzo, di 59, entrambi di Castellaneta. Ai domiciliari sono stati posti: il poliziotto della questura di Bari Michele Scarati, di 36 anni, residente a Laterza; la guardia giurata Domenico Basile, di 38, di Palagiano; Paolo Clemente, di 53, di Laterza; Massimo Giannulli, di 50 anni, di Palagianello; Leonardo Resta, di 44, di Martina Franca; Luca Vinella, di 27, di Mottola; Fabio Porceddu, di 35, di Castellaneta; Umberto Rizzo, di 21, di Castellaneta; e Orazio Battista, di 50, di Castellaneta.

Anche un poliziotto e una guardia giurata…ultima modifica: 2009-06-17T11:00:00+02:00da sagittario290