E il quartiere ha paura, boom di richieste per vigilantes…

Edizione CITY

17/04/2009

E il quartiere ha paura, boom di richieste
per vigilantes e sistemi di telecamere

20090417_posillipo.jpgNAPOLI (17 aprile) – Posillipo ha paura. L’aveva anche prima della notte di morte e orrore di villa Ambrosio. La gente che abita in quelle case bellissime, dal panorama mozzafiato, ma dagli ingressi che affacciano, spesso, su strade isolate e buie, si organizza. Gli istituti di vigilanza segnalano che già da tempo sono aumentate le richieste di protezione per palazzi e condomini.
 
Ma c’è anche chi prova a gestire il problema in autonomia, come quegli abitanti di via Tito Livio che si sono aggregati, hanno messo una quota ciascuno e hanno piazzato una sbarra e una garitta all’inizio del vicolo che conduce alle loro case: una maniera per verificare tutti gli accessi, grazie alla presenza di personale che garantiva il controllo 24 ore su 24. Ma quella sbarra e quella garitta erano su suolo pubblico e, la settimana scorsa, il gruppo di abitanti di via Tito Livio è stato invitato a rimuovere tutto.

Posillipo ha paura. I furti sono aumentati, lo dicono gli abitanti, in attesa delle conferme dei dati ufficiali della questura. Lo dice anche il presidente della municipalità, Fabio Chiosi: «Questa è una zona residenziale, la densità abitativa è bassa rispetto al resto della città. Ci sono ampi spazi, spesso isolati, che sono difficili da controllare per le forze dell’ordine e che fanno naturalmente gola alla criminalità».

Il grido d’allarme di Posillipo, che si scopre all’improvviso fragile e vulnerabile, viene raccontato anche da un altro punto di vista, quello di chi offre protezione a pagamento: «Sono tanti gli amministratori di condominio che chiedono preventivi – ha spiegato il maggiore Guida, dell’istituto di vigilanza Nuova Lince – ma anche locali pubblici e ristoranti si rivolgono a noi per chiedere tutela. Noi offriamo i nostri servizi con l’obiettivo, stabilito dal protocollo con la Prefettura, di aiutare le forze dell’ordine che operano con attenzione e scrupolo ma che a volte non possono vigilare su un’area così ampia come Posillipo, piena di strade isolate». In cima alle richieste ricevute dagli istituti di vigilanza c’è l’installazione di telecamere di controllo, quelle che, purtroppo, mancavano a villa Ambrosio. Molti, però, chiedono anche il collegamento diretto con le centrali operative degli istituti, che provvedono a lanciare l’allarme alle forze dell’ordine.

La preoccupazione maggiore, in questo momento, è l’emulazione. Chi abita nei condomini si sente, in qualche modo, protetto tra le mura di casa. Ma le persone che abitano nelle ville sono atterrite dall’ipotesi che, anche a Napoli, possa scatenarsi il fenomeno delle rapine in villa che, fino ad ora, ha colpito solo i centri isolati del Nord Italia: «Io mi auguro fortemente che questo terribile episodio non rappresenti l’inizio di un trend di rapine in villa – dice il presidente della municipalità -. Purtroppo il fenomeno vede protagonisti, spesso, stranieri ospiti del nostro Paese, e noi riceviamo sempre più spesso telefonate di allarme per la presenza nelle strade del quartiere di gruppi di extracomunitari».

E il quartiere ha paura, boom di richieste per vigilantes…ultima modifica: 2009-04-18T11:00:00+02:00da sagittario290