21/01/2009
La gelosia all’origine dell’agguato di lunedì: in manette una guardia giurata residente in paese
Tentato omicidio di Castano Primo: spara per vendetta all’amante di sua moglie
CASTANO PRIMO 21/01/2009 – Non si dava pace per quel tradimento. Non riusciva a scacciare il pensiero di Sanciolo con sua moglie, nonostante i due si fossero lasciati da mesi e lei fosse tornata con lui. Accecato da una gelosia incontrollabile, lunedì ha deciso si affrontare il rivale. E vendicarsi.
C’è un movente passionale dietro l’agguato dell’altra sera fuori dal centro commerciale Il Gigante, a Castano Primo. I carabinieri di Legnano, in tempi record, hanno arrestato A. P., 36 anni, residente in paese, guardia giurata di professione. I colpi che hanno ferito Salvatore S., 32 anni, responsabile del reparto pescheria del supermercato, sono stati sparati con la sua pistole d’ordinanza, una Beretta calibro 9. L’uomo finito in manette ha confessato e ora si trova nel carcere di San Vittore.
Dunque, una vendetta per amore. Il caporeparto, di origini siciliane ma anche lui residente a Castano, separato, qualche mese fa aveva avuto una relazione con la moglie della guardia giurata. I due si erano frequentati per un periodo. Poi la storia era finita e la donna era tornata insieme al marito. Ad A. P., però, non è bastato. Il pensiero di quel tradimento, come un tarlo, lo ha consumato. Così lunedì pomeriggio ha aspettato l’ex amante della sua donna all’uscita dal lavoro, nel parcheggio utilizzato dai dipendenti del Gigante. I due si sono scambiati un paio di battute, poi l’aggressore ha impugnato la pistola e ha premuto il grilletto. Cinque colpi: tre proiettili hanno ferito gravemente, ma non in modo mortale, il rivale in amore, ora ricoverato all’ospedale di Gallarate. In serata è arrivato l’arresto.
I carabinieri sono praticamente andati a colpo sicuro. «Il fatto che la vittima fosse incensurata – spiega il capitano Leonardo Acquaro – e le modalità della sparatoria che hanno evidenziato come non si trattasse di un criminale esperto, ci hanno subito indirizzato verso la pista passionale». Ora la guardia giurata dovrà rispondere di tentato omicidio.
Nicola Draghi