Maxi-furto nel caveau sotterraneo svaligiato mezzo milione di euro

(25 gennaio 2009)

Maxi-furto nel caveau sotterraneo
svaligiato mezzo milione di euro
 

1840388.jpgUn colpo da professionisti, bottino stimato intorno ai 500mila euro fra gioielli, contanti e una collezione di orologi. Guanti e passamontagna per non essere riconosciuti dalle telecamere. In tre, gente esperta che conosceva il posto. Hanno scelto la notte del fine settimana, tra sabato e domenica per entrare in azione: viale Nenni (la strada che da Firenze va verso Scandicci), distributore Erg, una delle più grandi aree di servizio della città, trenta pompe di benzina.

I tre sanno che sotto l’area c’è un laboratorio di gioielleria, un caveau blindato con una cassaforte dove vengono depositati gli incassi di altre due aree di servizio. Hanno la piantina degli spazi in testa e un piano preciso: arrivano dai campi, tagliano la rete di recinzione. Entrano nel condotto dell’aria condizionata. Sfondano un vetro blindato, una grata di ferro, scendono in una stanza del laboratorio di gioielleria. C’è un salto di tre o quattro metri, ma quelli della banda lo sanno bene tanto che arrivano attrezzati di una scala in ferro.

Scatta una prima volta l’allarme, sono le 4,10. E’ uno dei proprietari, Luigi Caruso a raccontarlo: “La guardia giurata è arrivata, ma ha visto che era tutto spento e che non c’erano forzature alla porta e se ne è andato”. Un errore perché gli intrusi sono già nell’edificio sotterraneo e hanno pure disabilitato il telefono. Lavorano per tre ore, ricostruiranno poi gli investigatori della squadra mobile arrivati sul posto la mattina dopo con la scientifica.

Con un flessibile i rapinatori aprono la cassaforte e fanno razzia di quel che trovano: “E’ una cassaforte di serie C, con la blindatura massima, incassata nel cemento armato – spiega distrutto Caruso il cui nome è legato anche all’apertura del primo McDrive di Firenze che si trova nella stessa area del distributore – Hanno avuto tutto il tempo per fare il colpo. Un secondo allarme è scattato alle 7 del mattino, ma del furto ci siamo accorti soltanto più tardi quando sono arrivati i dipendenti. In quella cassaforte c’era la mia collezione di orologi che da sola vale tra i 120 e i 150mila euro, gioielli e pietre preziose. C’erano gli incassi di tre impianti di benzina…hanno spaccato tutto”.

Gli investigatori della squadra mobile stanno visionando i filmati registrati dalle telecamere a caccia di qualche indizio interessante. Per esempio è stato recuperato nell’area di servizio il manico di un trapano utilizzato probabilmente dalla banda. Esaminata anche la possibile via di fuga dal lato dei campi. I rapinatori hanno portato via tutto quello che c’era nella cassaforte, eccetto l’argenteria. Un particolare giudicato interessante dalla polizia. Lasciati su un tavolo anche alcuni oggetti d’oro che erano in fase di lavorazione.

I tre si sono mossi a colpo sicuro: sapevano dove andare e gli ostacoli che avrebbero trovato sul tragitto. Senza una scala per esempio, sapevano che calandosi dai tubi dell’impianto dell’aria condizionata sarebbero rimasti intrappolati nel laboratorio. Le indagini dovranno ora approfondire chi poteva conoscere alcuni particolari segreti dell’edificio e chi sapeva dove si trovava la cassaforte segreta che raccoglie gli incassi di tre stazioni di benzina accumulandoli nel fine settimana.

Maxi-furto nel caveau sotterraneo svaligiato mezzo milione di euroultima modifica: 2009-01-26T12:18:48+01:00da sagittario290