Falsi carabinieri anti-prostituzione…

TORINO

Falsi carabinieri anti-prostituzione
Chiedevano il ‘pizzo’ ai clienti: 3 arresti

Da tre mesi erano l’incubo di chi si apparta lungo i viali: con una Golf accessoriata con lampeggiante, si avvicinavano alle auto e, dopo aver fatto allontanare la ragazza, minacciavano il cliente

152795-prostiansa.jpgRoma, 15 dicembre 2008 – I giustizieri della notte non volevano risolvere il problema della prostituzione, ma riempirsi un po’ le tasche a spese dei clienti delle lucciole. E così a Torino, travestiti da carabinieri, chiedevano il ‘pizzo’ ai malcapitati pizzicati a chiedere una prestazione: soldi in cambio del silenzio.

Per loro – tre italiani, tutti incensurati, una guardia giurata e due operai – è andata male: sono stati arrestati con l’accusa di estorsione dai veri carabinieri del comando provinciale del capoluogo piemontese.

Da circa tre mesi  erano diventati il ‘terrore’ di chi osava appartarsi in macchina con una lucciola lungo i vialoni di Torino. Con uniformi e tesserini da carabinieri finti, a bordo di una Golf accesoriata di lampeggiante, si avvicinavano alle coppie ‘clandestine’, appartate dentro le loro auto, e dopo aver mandato via la prostituta, iniziava l’opera di ‘terrorismo’ psicologico nei confronti del cliente: ‘Ma cosa fai?’, ‘Rischi guai’, ‘Quando lo saprà tua moglie…’, ‘Rischi l’arresto’ e così via, minacce verbali per arrivare alla richiesta di denaro per accomododarsi e chiudere un occhio. E quasi tutti, spaventati pagavano, dalle 50 alle 150 euro.

Una sorta di ‘pizzo’ ai clienti delle lucciole. Ma qualche cliente ha rotto il silenzio e ai carabinieri sono arrivate alcune segnalazioni. Sono partiti gli appostamenti e due giorni fa la banda è stata fermata. Uno dei clienti, appena ‘disturbato’ e ricattatto’ si è rivolto ai veri carabinieri appostati in zona, alla periferia nord di Torino, e ha indicato loro la golf dei ‘ricattatori’. I militari sono intervenuti e hanno fermato l’auto con la guardia giurata e due operai italiani. Dentro tesserini e il lampeggiante.

E’ scattata la perquisizione domiciliare e nelle loro case sono stati ritrovati giubbotti antiproiettili, visiere, palette sfollagente. Sono in corso ulteriori per capire quanti clienti sono caduti nel ricatto dei tre, che ora devono rispondere dell’accusa di estorsione.

Falsi carabinieri anti-prostituzione…ultima modifica: 2008-12-16T15:34:00+01:00da sagittario290