ROMA
28/11/2008
OPERAZIONE DEI CARABINIERI DI VIA IN SELCI.
Rapine in banca vestiti da poliziotti
Rapinavano banche e supermercati travestiti da poliziotti oppure da operai dell’Anas in tuta arancione. Due entravano a razziare il denaro e altrettanti restavano fuori in strada, a fare da «palo».
Poi tutti e quattro fuggivano a bordo di due scooter. In zona Tiburtina l’altra notte i carabinieri del Nucleo investigativo di via In Selci e della Compagnia Parioli hanno messo le manette ai polsi a due del gruppo, con precedenti penali per lo stesso reato e a piede libero, e hanno notificato l’ordine di custodia cautelare a un terzo che era già in carcere per un’altra storia. Si tratta di S. A., 43 anni, G.R., di 37 e del fratello G.D., (29), dietro le sbarre. Il quarto complice è ricercato.
Gli investigatori sono arrivati alla banda attraverso i filmati registrati dalla telecamere interne agli istituti, dall’analisi antropometrica dei volti e dalle impronte digitali rilevate dal Ris di Roma. In particolare, al gruppo criminale i carabinieri accollano tre colpi, da aprile a ottobre, da 15 mila, 7 mila e 500 e 110 mila euro.
Il primo: 9 aprile, Monte dei Paschi di Siena, agenzia di via Rodolfo Lanciani. In due entrano nell’istituto travestiti con una tuta arancione dell’Anas. Con un taglierino minacciano la guardia giurata, si fanno consegnare la pistola e poi arraffano i soldi. 9 settembre, Banca Antonveneta di Roma piazza Palombara Sabina: il copione è lo stesso. 8 ottobre, Banca Popolare del Commercio e delle Industrie a viale delle Province. Il rapinatore si presenta alla porta vestito da poliziotto. Entra e lasciando intendere di essere armato prende a schiaffi un impiegato e lo obbliga ad aprire al suo complice che è all’esterno della banca. Si fanno sbloccare la cassaforte e minacciano: «Niente mazzette esplosive o ammazziamo qualcuno sul posto».
Fabio Di Chio