CRIMINALITA’/ 20 ANNI PER IL MAROCCHINO CHE UCCISE LA MOGLIE

18-04-2007

CRIMINALITA’/ 20 ANNI PER IL MAROCCHINO CHE UCCISE LA MOGLIE

L’aveva sgozzata sulla strada verso Aosta, dopo un litigio

Aosta, 18 apr. (Apcom) – Hamid Khrouffi, 39 anni, immigrato marocchino, è stato condannato oggi,al termine dell’udienza preliminare che si è svolta con il rito abbreviato,a vent’anni di carcere per aver ucciso la moglie, Fatima Samaali, 24 anni, madre di due figli, sgozzandola in mezzo alla strada. Il brutale omicidio era avvenuto poco dopo le ore 20 del 22 aprile 2006, dopo violento un litigio avvenuto a casa del fratello della vittima, dove si era rifugiata dopo l’ennesimo litigio, deciso a lasciarlo.

L’uomo però era riuscita a rintracciarla, ed armato con un grosso coltello da cucina, era entrato improvvisamente nella casa del cognato, a Quart, località nelle vicinanze di Aosta, dove aveva iniziato ad inveire nei confronti della moglie: la donna aveva portato con sé la figlia Safaà, che all’epoca aveva 15 mesi.

Dopo aver ricevuto una prima coltellata che le aveva reciso due dita, Fatima era fuggita sulla vicina strada statale 26, correndo verso Aosta, cercando, invano, aiuto da alcuni automobilisti che stavano transitando nella zona, dove è presente un’area verde.

Nessuno però era riuscito a bloccare l’uomo: dopo aver minacciato chi si era fermato per cercare di aiutare la moglie, l’aveva raggiunta nei pressi di un vicino cantiere edile e l’aveva uccisa a coltellate, recidendole la carotide. Dopo l’omicidio, era tornato nella casa del cognato: dopo aver preso in braccio la figlia l’ha portata davanti la madre agonizzante spiegandole di “essere stato costretto a punirla”: “Non mi dava retta. Che questo ti serva da lezione”.

Khrouffi era stato successivamente bloccato da una guardia giurata che le aveva tolto di braccio la bambina e chiamato i Carabinieri che dopo aver arrestato il marito, non avevano potuto far altro che constatare il decesso della donna. Il giudice per le udienze preliminari del Tribunale di Aosta, Giuseppe Colazingari, nella sua condanna, ha accolto la richiesta del pubblico ministero Pasquale Longarini, il quale aveva sostenuto che la semi-infermità mentale che era stata riconosciuta all’imputato non costituisse un attenuante valida rispetto all’aggravante di aver ucciso la moglie.

CRIMINALITA’/ 20 ANNI PER IL MAROCCHINO CHE UCCISE LA MOGLIEultima modifica: 2007-04-19T12:01:00+02:00da sagittario290