Aveva tolto la targa anti taccheggio per eludere l’allarme delle casse. Ma una commessa se ne è accorta e ha chiamato il servizio di vigilanza

MARTEDÌ 10 APRILE 2007, 16.20

Aveva tolto la targa anti taccheggio per eludere l’allarme delle casse. Ma una commessa se ne è accorta e ha chiamato il servizio di vigilanza

di Roberto Bettinelli
(
r.bettinelli@cremaonline.it)

Crema – Lascia il bimbo di un anno a casa per rubare al Gran Rondò.

Mentre il piccolo di un anno era nella sua abitazione di Madignano, una ragazza rumena di 26 anni è entrata nel negozio di abbigliamento “Melablu” all’interno dell’Ipercoop.
La ragazza ha fatto finta di fare degli acquisti comportandosi come una normale cliente. Si aggirava fra gli scaffali del negozio e alla fine, senza aver preso niente, si è diretta verso l’uscita.

Ma la commessa si è insospettita e le ha chiesto di mostrare il contenuto della borsetta che la ragazza aveva con sé. Dopo aver visto la reazione nervosa della rumena ha chiamato immediatamente il vigilantes. Questo ha fatto svuotare la borsetta alla ragazza scoprendo che dentro c’era della merce rubata.

In tutto i capi di abbigliamento rubati avevano un valore di 100 euro. Il vigilantes ha chiamato i carabinieri della stazione di Crema che hanno prelevato la ragazza e l’hanno accompagnata al comando.

Qui è stata identificata e denunciata per furto aggravato. La rumena infatti, non si era limitata a tentare di rubare i capi di abbigliamento ma si era preoccupata di asportare la targa anti taccheggio dai vestiti. Un espediente grazie al quale pensava di poter eludere il sistema di allarme sistemato all’uscita del negozio.

Aveva tolto la targa anti taccheggio per eludere l’allarme delle casse. Ma una commessa se ne è accorta e ha chiamato il servizio di vigilanzaultima modifica: 2007-04-11T12:00:00+02:00da sagittario290