Razzia nella sede delle associazioni di volontariato


VENEZIA-MESTRE

Martedì, 9 Gennaio 2007

Furto con scasso nella notte in uno dei centri civici della Municipalità di Mestre-Carpenedo: spariscono computer, monitor e stampanti di nuova generazione

Razzia nella sede delle associazioni di volontariato

Rubate anche tre pigotte, le bambole di pezza dell’Unicef mascotte delle campagne di vaccinazione nei paesi poveri

Finiti i tempi di Robin Hood. Quando si rubava ai ricchi per dare ai poveri. A Mestre, l’anno nuovo non fa in tempo a cominciare che i “soliti ignoti” fanno man bassa di materiali informatici, ai danni delle associazioni di volontariato. Del furto con scasso, messo a segno in uno dei centri civici della Municipalità di Mestre-Carpenedo – quello di via Ca’ Rossa 10/C, un tempo sede del consorzio agrario -, ci si è resi conto oggi, a riapertura della struttura. In realtà, appare probabile che esso sia avvenuto nella notte tra venerdì e sabato, giorno della Befana. A sparire, sono stati computer, monitor e stampanti, di nuova generazione – quelli datati sono stati lasciati al loro posto -, ma anche tre pigotte, le bambole di pezza dell’Unicef, “mascotte” delle campagne di vaccinazione nei paesi poveri, acquistate dallo “Spazio Mestre Solidale”, attivo nel centro.

Ma non è solo il fatto che, a fare le spese di questo furto siano state, soprattutto, le associazioni di volontariato, ad esasperare la delegata alle Politiche Sociali della Municipalità, Marisa Gruarin. “Sembra impossibile: quel centro è stati aperto, anni fa, dal Quartiere Carpenedo-Bissuola, eppure, in questo ultimo periodo, malgrado si trovi a poche decine di metri dal commissariato di Polizia, – spiega la delegata – sta subendo irruzioni a ripetizione: tre, a distanza di circa un mese, l’una dall’altra. Come Municipalità, stiamo pubblicizzando la presenza di servizi e di strutture sul territorio perché diventino punti di riferimento per la popolazione, ma, a quanto pare, questo battage sta invogliando i malintenzionati”.

Senza contare che, al Comune poi spetta l’arduo compito di rintracciare i finanziamenti per risistemare la struttura, compromessa dal passaggio dei ladri. Ladri che sembra conoscessero bene l’ex-consorzio agrario: le porte chiuse dei bagni non sono state neppure toccate, mentre le controporte degli uffici sono state divelte, scardinando, di malo modo, anche la cassa matta. E così sono spariti, tra l’altro, un computer nuovo, con display a cristalli liquidi, di cui si erano dotati, di recente, i volontari dell’associazione “Amici del Cuore” e una fotocopiatrice dell’associazione Alzheimer di Venezia. Sparito anche – non è la prima volta che accade – il computer dall’ufficio del Difensore Civico Comunale. Per paura di non poter alimentare i computer, i ladri hanno anche rubato le prese multiple e i cavi elettrici da tutti gli uffici.

“Non possiamo permettere che – conclude Marisa Gruarin – questi episodi si ripetano. Stiamo facendo domanda al Comune perché assicuri la sorveglianza notturna dei vigilantes della Civis e perché provveda a realizzare un collegamento del centro civico con le forze dell’ordine.”

Giacinta Gimma

Razzia nella sede delle associazioni di volontariatoultima modifica: 2007-01-10T11:57:00+01:00da sagittario290