Vigilanza Privata – Lettera al Ministero dell’Interno- On.le Amato e On.le Minniti- 8-11-2006

FILCAMS CGIL – FISASCAT CISL – UILTUCS UIL

Roma, 8 novembre 2006

Raccomandata R.R.
Anticipata Via Fax

All'Onorevole
Ministro dell'Interno
Giuliano Amato
Via De Pretis, 1
00184 – Roma –

All' Onorevole
Vice Ministro dell'Interno
Marco Minniti
Via De Pretis, 1
00184 – Roma

Onorevole Ministro,

dopo appena pochi giorni siamo di nuovo a scriverLe.

Avremmo voluto sinceramente che ciò non accadesse, ma, come ampiamente riportato dalla stampa, ancora una volta, una Guardia Particolare Giurata è morta nell'espletamento del proprio dovere in provincia di Lodi.

Non crediamo servano molte parole per denunciare la situazione in cui versa il settore: il male endemico è la mancanza di sicurezza dovuta alla troppa responsabilità, senza adeguate tutele, in cui il personale spesso è costretto ad operare.

Richiamiamo la Sua attenzione sull'urgenza di dare certezze al settore partendo proprio da regole precise supportate immediatamente da disposizioni emanate dal suo Ministero, che anticipino il tanto atteso rinnovamento strutturale dell'impianto legislativo che modifichi radicalmente le attuali regole dell'attività nel settore della Vigilanza Privata.

Troppo spesso sui territori la rincorsa ad aggiudicarsi un appalto, porta la competitività sfrenata ad abbassare i costi a scapito della professionalità degli operatori, della sicurezza, della qualità delle attrezzature, dello sviluppo tecnologico.
Ormai il rispetto delle tariffe di legalità fissate dalle Prefetture è disatteso da molte aziende.

Le imprese del settore tendono a sopravvivere nello status quo, senza ricercare nuove strade che diano più certezze alla committenza e più dignità e sicurezza agli operatori.

A tutto ciò si aggiunge ormai nel Settore della Sicurezza Privata la proliferazione di Aziende che applicano tutti i tipi di contratti (portierato, studi professionali, co.co.pro., ecc.) creando dumping con l'azienda della Vigilanza Privata e sfruttando i lavoratori attraverso l'abbattimento del salario e dei costi aziendali evitando l'applicazione del TUPLS e quindi del controllo delle Prefetture e delle Questure.

I drammatici fatti di Lodi, infatti, come gli innumerevoli atti criminosi attuati nei confronti del trasporto valori, dimostrano che la repressione del crimine, va ricercata più nella prevenzione e nella tecnologia che in un rafforzamento dell' aspetto "militare"

Con queste righe, siamo a chiederLe signor Ministro, un intervento rapido ed incisivo per eliminare dal mercato le attuali storture, per avviare un controllo a tappeto di tutte le aziende del settore attraverso le Prefetture e le Questure, al fine di verificare il rispetto delle normative vigenti, della reale capacità operativa, del rispetto delle norme contrattuali e contributive.

Il rischio è insito in questo lavoro, ma proprio per questo al dato fisiologico non dovrebbe essere permesso che l'incuria dovuta dall'avida ricerca del profitto massimizzato a tutti i costi, elevi il tasso di pericolo oltre misura.

Sarebbe inoltre cosa utile accelerare il percorso del tavolo tecnico di confronto con le parti sociali avviato dal Suo dicastero, per definire i contenuti della riforma del settore.

La ringraziamo anticipatamente, in attesa di un gentile riscontro, Le porgiamo i nostri distinti saluti

p.la FILCAMS/CGIL          p.la FISASCAT/CISL            p. la UILTUCS/UIL
Maurizio Scarpa               Pietro Giordano                  Parm enio Stroppa

Vigilanza Privata – Lettera al Ministero dell’Interno- On.le Amato e On.le Minniti- 8-11-2006ultima modifica: 2006-11-10T12:32:19+01:00da sagittario290