Le guardie giurate: «Per noi non è cambiato nulla»

CROTONE

12 MAG 06 

Due dipendenti dell'istituto finito nella bufera giudiziaria denunciano un presunto comportamento antisindacale

Le guardie giurate: «Per noi non è cambiato nulla»

«Perché non te ne vai dal corpo dei vigili? Tanto, se non te ne vai di tua volontà troverò il modo per mandarti via, così andrai a lavorare da Pierpaolo Bruni (il nome del pm titolare delle indagini, ndr)». Sarebbe giunto a questi livelli il "confronto-conflitto&quot ; ; tra datore di lavoro e dipendente, per usare un'espressione del gip Armando Dello Iacovo. Almeno stando alle dichiarazioni dei dipendenti del Corpo vigili notturni, sulle quali si resse l'indagine della Guardia di finanza che portò agli arresti domiciliari a carico dell'amministratore e del capo-servizio dell'istituto di vigilanza nel luglio 2004. Ma «da allora le cose non sono cambiate», secondo Antonio Rizza, uno dei dipendenti che figura quale parte offesa nel procedimento penale. Insieme a Luigi Scaramuzzino, Rizza è arrivato ieri mattina in redazione per denunciare che «le cose ancora non vanno». «Siamo isolati spiega, poi, Scaramuzzino non abbiamo contatti con l'ufficio di ragioneria né con la presidenza dell'istituto. Siamo sempre in auto, durante il servizio. Per comunicare qualsiasi cosa dobbiamo farlo via fax». Al Quotidiano i due vigilantes hanno espresso le loro perplessità chiedendosi se non ci siano gli estremi perché si configuri un comportamento antisindacale.
Del resto, stando a quanto affermava il gip nell'ordinanza di custodia cautelare, la complessa inchiesta richiama «un vastissimo campionario giuslavoristico, degno del più attrezzato tavolo sindacale». Ecco una delle scene che, secondo le dichiarazioni di uno dei dipendenti vessati, si sarebbero materializzate nell'ufficio di Giuseppe Sculco, amministratore dell'istituto di vigilanza finito nella bufera giudiziaria. Di fronte al rifiuto, opposto dal lavoratore, di firmare buste paga relative a spettanze a suo dire mai percepite, Sculco avrebbe tentato di intimorire il suo dipendente sventolandogli a pochi centimetri di distanza dal viso le buste paga e con tono minaccioso gli avrebbe detto che comunque doveva sottoscriverle. Altrimenti? «Altrimenti la mia presenza nell'istituto avrebbe avuto breve durata in quanto avrebbe trovato il modo di buttarmi fuori», ha dichiarato agli inquirenti uno dei dipendenti. Dichiarazioni dei denuncianti sono state peraltro cristallizzate nel corso di un incedente probatorio espletato nell'agosto 2004.

a. a.

Le guardie giurate: «Per noi non è cambiato nulla»ultima modifica: 2006-05-13T11:52:00+02:00da sagittario290