Oggi l’ultimo saluto a Farroni

Edizione del 22 aprile 2006 

I funerali alle 11 nella chiesa di Cristo Divino Lavoratore
L'ex guardia giurata si era suicidata con un colpo di pistola
Oggi l'ultimo saluto a Farroni
"Armandì" era stato sindacalista della Cisnal e poi dell'Ugl

ANCONA – Si svolgeranno questa mattina alle ore 11, nella chiesa del Cristo Divino Lavoratore in piazzale Camerino, i funerali di Armando Ferroni, l'ex guardia giurata poi promotore finanziario ed esponente prima della Cisnal e poi dell'Ugl, suicidatasi con un colpo di pistola esploso giovedì mattina quando si trovava nel suo appartamento al civico 25 di via Flavia, a Brecce Bianche. Armando Farroni, 36 anni, lascia le sorelle Debora e Bernardina, la moglie Roberta ed il figlio Diego. L'uomo, poco prima di spararsi, aveva chiamato il 112. All'operatore in servizio aveva detto "Ho la pistola in mano, sto per uccidermi" e poi ancora qualche istruzione "Ho lasciato le chiavi sulla porta di casa così potrete entrare senza difficoltà. Vi lascio un numero per avvisare mia sorella" infine, lo sparo in diretta. Immediata l'organizzazione dell'emergenza sanitaria. L'operatore dell'Arma aveva subito allertato i colleghi della stazione di Brecce Bianche e quelli del nucleo operativo Radiomobile con sede in via della Montagnola. Tutto ciò mentre gli infermieri professionali del 118 organizzavano l'emergenza inviando sul posto un'ambulanza della Croce Gialla giunta insieme all'automedica di Torrette. Militi e personale medico hanno quindi soccorso l'uomo, trovato riverso nel letto con il capo appoggiato alla testiera. In mano una pistola Beretta calibro 9 regolarmente detenuta.

Farroni, all'arrivo del personale sanitario, era ancora vivo o per lo meno respirava. Una volta trattato sul posto ed intubato è stato trasportato d'urgenza con l'ambulanza della Croce Gialla al pronto soccorso dell'ospedale regionale di Torrette. Qui, un'ora dopo, intorno a mezzogiorno, è però deceduto. Inutile, purtroppo, il tentativo da parte dell'operatore telefonico dell'Arma di far ragionare il 36enne che, dopo il gesto, non ha lasciato nessun biglietto od altro che potesse far capire il perché della decisione di quell'azione così estrema. Armando Farroni, originario di Torrette, una volta terminati gli studi s'era avviato lungo la carriera della vigilanza privata dove si era impegnato anche a livello sindacale nelle file della Cisnal che era poi diventata l'Ugl. Alla fine degli anni Novanta portò avanti diverse battagliwe per la tutela dei lavoratori della sicurezza privata ma il grande fronte aperto da Farroni fu quello relativo alle procedure per il rilascio dell'autorizzazione a svolgere l'attività di metronotte. Procedure che a suo dire erano viziate da un sistema di bustarelle che faceva accorciare il periodo di attesa. Furono 150 gli esposti che fece nei confrontidi numerosi dirigenti della questura e della prefettura.

al. big.

Oggi l’ultimo saluto a Farroniultima modifica: 2006-04-23T12:00:33+02:00da sagittario290