Ccnl Vigilanza privata, confronto migliora ma serve valutazione politica generale

CCNL VIGILANZA PRIVATA

11 dicembre 2018

Ccnl Vigilanza privata, confronto migliora ma serve valutazione politica generale

La trattativa per il rinnovo del Ccnl Vigilanza Privata svolta nei giorni 6 e 7 dicembre 2018 ha registrato un’inversione di tendenza, almeno per quanto riguarda il metodo: il confronto è, infatti, avvenuto direttamente sui testi redatti nelle precedenti sessioni e inerenti a) sfera di applicazione, b) diritti di informazione e contrattazione integrativa, c) struttura della classificazione, d) salute e sicurezza, e) cambio di appalto; a questi documenti, sono state aggiunte le parti relative alla bilateralità con il progetto di riforma elaborato in sede di Ebinvip.

Se questo segnale va sicuramente apprezzato, è altresì inevitabile sottolineare la distanza che permane rispetto a un risultato accettabile. Così, ad esempio, per la contrattazione di secondo livello: in via generale dovrebbe essere rafforzata e per alcune materie dovrebbe prevedersi il riferimento aziendale (orari, organizzazione del lavoro, mercato del lavoro).

Le Associazioni puntano, invece, ad ottenere norme a livello nazionale e intendono il livello locale esclusivamente come occasione per derogare al Ccnl.

Per quanto attiene il cambio di appalto, sembrerebbe superata la pregiudiziale posta in riferimento all’art. 2112 c.c. e ammessa la proposta formulata dalle organizzazioni sindacali, almeno sotto il profilo della nuova procedura; dissenso rimane sul mantenimento ai lavoratori oggetto del passaggio delle condizioni economiche e normative precedentemente acquisite.

Per quanto riguarda la classificazione, si accoglie la proposta in favore di un unico sistema di inquadramento; difficoltà si palesano rispetto ai livelli di ingresso attualmente previsti e alla relativa armonizzazione.

Da qui si introduce il tema salariale, sul quale le controparti non si sono mai pronunciate; oltre a invocare la crisi in cui versa il settore e alcune grandi imprese in particolare, hanno però ammesso che il problema della retribuzione dei “servizi fiduciari” prevista dal Ccnl 2013 (non sottoscritto da UILTuCS) va affrontato e risolto, anche sulla scorta di alcune sentenze in tema di inadeguatezza rispetto all’art. 36 della Costituzione.

Infine, non è stata ripresa la parte riferita al mercato del lavoro, sulla quale si erano registrate profonde differenze nella seduta precedente. Anche alla luce di confronti territoriali svolti nelle settimane scorse, si raccomanda la massima attenzione nella stipula di eventuali accordi in tema di contratti a tempo determinato: alcune imprese tentano di ottenere interpretazioni normative (es. “stagionalità”) che nulla c’entrano con le normali esigenze di flessibilità, per le quali si possono individuare le opportune soluzioni.

Si comprende, quindi, che il negoziato – pur con una “marcia” diversa rispetto ai precedenti incontri – è ben lontano dal concludersi in tempi brevi. Nel rapporto unitario, si evidenziano differenze nelle analisi e nei giudizi inerenti la vertenza, sebbene non espliciti; anche a livello territoriale, si segnalano difficoltà nella condivisione di iniziative.

Si impone, pertanto, una valutazione politica complessiva, anche in riferimento al rapporto con i lavoratori e gli iscritti. L’attenzione rivolta verso la nostra Organizzazione è notevolmente cresciuta in questi mesi e, conseguentemente, aumenta la nostra responsabilità. Il prossimo appuntamento (20 dicembre – luogo da definirsi) diventerà decisivo per assumere una decisione.

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Ccnl Vigilanza privata, confronto migliora ma serve valutazione politica generaleultima modifica: 2018-12-12T12:00:16+01:00da sagittario290