Trasporto pubblico: segnalato al fisco chi non paga il biglietto dell’autobus

Attualità

16 aprile 2015 | 10:46

LA RIFORMA

Trasporto pubblico: segnalato al fisco chi non paga il biglietto dell’autobus

Il controllore diventa un vigilante, la proposta nella bozza finale del disegno di legge. L’evasione corrisponde a 450 milioni di mancati ricavi per le aziende del settore

di Antonella Baccaro

Guardie giurate o personale appartenente a istituti di vigilanza privata. Sui mezzi pubblici sta per finire l’epoca dei tranvieri-controllori: rilevare le infrazioni e tutelare la sicurezza dei cittadini potrà anche essere compito di squadre esterne con tesserino di riconoscimento e qualifica di «pubblico ufficiale».

È quanto si legge nella bozza finale del disegno di legge del Trasporto pubblico locale che è pronto per essere presentato in consiglio dei ministri. La novità dei vigilantes esterni arriva a pochi giorni dall’assalto al Palazzo di giustizia di Milano in cui hanno perso la vita tre persone, la cui sicurezza, fuori dall’edificio, era affidata a società incaricate, finite per questo in mezzo alle polemiche.

Vigilanza privata

Fatte le dovute distinzioni, nella relazione di accompagnamento del disegno di legge viene affermata l’intenzione di «potenziare gli strumenti per la lotta all’evasione tariffaria — che a livello medio nazionale è pari a 450 milioni di mancati ricavi per le aziende del settore — attribuendo maggiori poteri ai verificatori». In particolare «le attività di accertamento dei titoli di viaggio» possono essere svolte «da personale esterno alle aziende di trasporto, da guardie giurate o da personale con la stessa qualifica appartenente a istituti di vigilanza privata». Non basta: si prevede che «il ministero dell’Interno metta a disposizione agenti ed ufficiali con qualifica di Polizia giudiziaria a supporto degli agenti accertatori» a carico dell’ente richiedente e per non più di 36 mesi.

Videosorveglianza

Per la lotta all’evasione viene anche consentito l’utilizzo dei sistemi di videosorveglianza a bordo dei veicoli e sulle banchine, come mezzo di prova per identificare i trasgressori, nonché l’accesso ai gestori del servizio di trasporto pubblico alle banche dati della Agenzia delle entrate Siatel, che consente lo scambio di informazioni anagrafiche e tributarie fra amministrazione centrale e locale, e Sister, banca dati catastale e ipotecaria. I dati dei trasgressori e gli importi evasi saranno poi trasmessi all’Agenzia delle Entrate.

http://www.corriere.it/economia/15_aprile_16/riforma-trasporto-pubblico-controllore-vigilante-df769ad2-e412-11e4-868a-ccb3b14253dc.shtml

Trasporto pubblico: segnalato al fisco chi non paga il biglietto dell’autobusultima modifica: 2015-04-17T11:15:54+02:00da sagittario290