La storia di Alessandro Loise: “Tre mesi per il rinnovo, e io resto senza paga”

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Cronaca

02 novembre 2022

La storia di Alessandro Loise: “Tre mesi per il rinnovo, e io resto senza paga”

La denuncia di una guardia giurata con licenza e porto d’armi in scadenza: un caso emblematico di malaburocrazia

Lodi – ​ «Poiché l’Italia è una Repubblica fondata sul lavoro, quando un ufficio governativo toglie il lavoro a un cittadino sicuramente sbaglia. Non si può lasciare una persona senza lavoro perché qualche ufficio statale non riesce ad evadere una pratica nei tre mesi indicati. Stare senza stipendio è un dramma, mi mettono in mezzo a una strada”.

La denuncia arriva da Alessandro Loise, 57enne di Lodi, guardia giurata da undici anni. Il suo è un caso emblematico di malaburocrazia: “Ogni due anni dobbiamo rinnovare decreto, licenza e porto d’armi per poter esercitare la professione – spiega Loise – La Prefettura invita a fare richiesta di rinnovo tre mesi prima della scadenza: nei cinque rinnovi precedenti la risposta è sempre arrivata in un paio di mesi. Invece stavolta ho consegnato la documentazione alla mia azienda il 25 luglio e loro hanno mandato la Pec in Prefettura il 29”. I tre mesi sono dunque scaduti a fine ottobre. “Il mio ultimo permesso a operare è del 5 novembre 2020 per cui potrebbe ritenersi scaduto il 4 ma del mio rinnovo non si sa ancora nulla – sottolinea la guardia giurata – Non solo: ho chiesto all’azienda per cui lavoro da 11 anni di impiegarmi per qualche giorno nel servizio di portierato, dove non è richiesta l’arma. La risposta è stata: starai a casa in aspettativa senza stipendio. In Prefettura mi hanno detto che attendevano risposta sulla mia pratica da altri enti. Ma quante migliaia di mail si possono scambiare in tre mesi? Ho chiesto loro almeno di prorogare la mia pratica di qualche settimana, come hanno fatto per le patenti durante il Covid. Ho scritto persino alla Corte dei Conti, che ha il compito di verificare la correttezza dell’operato degli uffici statali”.

«É vero, siamo al limite dei tempi amministrativi, solo lunedì ci è arrivata risposta da altri uffici – hanno ammesso ieri in Prefettura – Domattina l’azienda può venire a ritirare il rinnovo per la guardia. Può capitare lo scivolone, anche se il Prefetto ha dato indicazioni perché cose simili non si ripetano. Abbiamo creato un po’ di disagio a questa persona ma siamo intervenuti prima della scadenza del suo permesso. Il problema è il disagio dei dipendenti della Prefettura: come in altri enti siamo in pochi, facciamo i salti mortali e di mezzo ci sono state pure le elezioni”.

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La storia di Alessandro Loise: “Tre mesi per il rinnovo, e io resto senza paga”ultima modifica: 2022-11-03T12:00:01+01:00da sagittario290